La vendita di frutta e verdura, in Perù, avviene per lo più nei mercatini. La Distribuzione moderna si sta facendo largo ora, ma la percentuale è di gran lunga inferiore a quanto distribuito per strada. Lo conferma Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, che la scorsa settimana ha visitato il Perù per presentare sia Macfrut 2019, sia l'Asparagus Days.
Mercatino rionale in Perù (foto di Renzo Piraccini)
"Il livello qualitativo dei mercatini rionali - afferma Piraccini - è buono e i prezzi non sono proprio bassi. Gran parte dell'ortofrutta viene proposto da 2 a 3 soles al kg ( cambio 1 euro = 3,5 sol quindi da 40 a 65 centesimi di euro al kg ) ma occorre tenere presente che il salario minimo in Perù e poco sopra i 200 dollari al mese. Evidentemente c'è una fascia di popolazione che dispone di un reddito più elevato".
La qualità dei prodotti è media
Probabilmente una fascia di popolazione, più indigente, ha altri canali di approvvigionamento e consuma prodotti di qualità inferiore.
Non è mancata poi una visita ad una catena della GDO, la cilena Tottus, uno tra i maggiori distributori del Paese.
Supermercato di una catena cilena, paragonabile alla Gdo europea
"Il livello qualitativo è medio alto - aggiunge Piraccini - e la popolazione che la frequenta è di ceto benestante. La varietà di frutta e verdura in vendita è molto ampia e in gran parte di produzione nazionale. La conformazione geografica del Perù che ha tre zone molto diverse - costa, sierra e selva - permette di produrre gran parte delle specie ortofrutticole. Gli unici prodotti importati visti nel punto vendita sono mele e pere dal Cile".
Le mele provenivano dal Cile
I prezzi non sono molto più bassi rispetto agli standard europei