I micro-ortaggi come unita' didattica al corso di laurea magistrale dell'Universita' di Bari
Siamo partiti dal riconoscimento dei semi di alcune specie orticole e dalle diverse tipologie di seme presenti in commercio: nudo, conciato, confettato, ecc. L'occasione è stata utile anche per distinguere, "dal vivo", i veri semi da altro materiale di propagazione gamica, come ad esempio gli acheni e le cariossidi.
Riconoscimento dei semi di differenti specie orticole
La fase successiva ha visto gli studenti impegnati nell'eseguire le varie operazioni necessarie al calcolo del peso dei 1000 semi ed all'avvio dei test di germinabilità dei semi stessi. Ecco, quindi, l'occasione ideale per verificare in prima persona come la percentuale di semi capaci di fornire plantule normali, in un determinato periodo di tempo, è una caratteristica fortemente variabile da specie a specie, da un lotto di semi ad un altro. Ma l'occasione è stata utile anche per introdurre altri concetti, come la purezza e l'identità varietale del seme, avendo l'opportunità di sviluppare delle attività pratiche per "imparare facendo".
Calcolo del peso di 1000 semi
In un successivo incontro sono state affrontate le problematiche relative ai criteri di scelta della densità di semina ottimale, nonché al calcolo del quantitativo di seme da utilizzare per ogni vaschetta, la quale ha rappresentato, in piccolo, un ipotetico appezzamento di terreno. Per il calcolo del quantitativo di seme è stato indispensabile ricorrere alle informazioni acquisite con l'incontro precedete, ossia il peso dei 1000 semi e la reale germinabilità dei semi.
Avvio del test di germinabilità
Gli studenti hanno quindi provveduto in prima persona alla preparazione delle vaschette con il substrato di coltivazione, per poi eseguire una semina manuale con l'obiettivo di avere una uniformità di semina quanto più omogenea possibile.
Preparazione delle vaschette con il substrato di coltivazione
Le vaschette così preparate sono state poste in camera di crescita in condizioni ottimali, al fine di favorire la germinazione dei semi e l'accrescimento dei micro-ortaggi.
Semina manuale in vaschetta
Con il successivo incontro gli studenti hanno raccolto i micro-ortaggi da una unità di saggio di superficie nota, effettuando dei rilievi biometrici e produttivi. L'osservazione dei risultati conseguiti ha permesso agli studenti, ad esempio, di capire l'importanza della precisione di una bilancia, di verificare la variabilità che esiste in tutte le fasi degli esperimenti e di comprendere l'importanza delle ripetizioni e della corretta esecuzione di tutte le operazioni.
Sulla base dei dati rilevati alla raccolta per l'unità di saggio e conoscendo i valori di germinabilità e densità di semina teorica, agli studenti è stato poi chiesto di calcolare il quantitativo di seme necessario per coltivare 1000 m2 di una specie orticola, nonché la produzione teorica attesa.
Rilievi biometrici
Ciò è servito per riprodurre fedelmente quello che succede quando un agricoltore deve seminare un campo per poter avviare una nuova coltivazione: partendo da seme occorre sapere quanto seme va distribuito per unità di superficie. E se l'agricoltore conosce il numero di piante che alla fine del ciclo colturale vorrà raccogliere, oltre alla quantità di seme necessaria per ottenere quella produzione, dovrà aggiungere anche una parte di seme che normalmente non germina o che dà vita a piante in sovrannumero, da diradare.
Unità di saggio
Con l'ultimo incontro gli studenti hanno avuto modo di affrontare un altro importante aspetto, ossia quello dell'analisi sensoriale, con lo scopo di mettere in evidenza l'influenza del genotipo sulla qualità organolettica a parità di altre condizioni.
Esecuzione del test di analisi sensoriale
Tutta l'esperienza didattica è stata caratterizzata da una partecipazione molto attiva degli studenti, mettendo in evidenza come i micro-ortaggi possono rappresentare un efficace strumento didattico per i futuri tecnici del settore agricolo.
Campioni di micro-ortaggi sottoposti ad analisi sensoriale
Sede: Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali – Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Docenti in laboratorio: Massimiliano Renna e Beniamino Leoni
Corso di insegnamento tenuto dal prof. Pietro Santamaria
Materiale didattico: Di Gioia F., Santamaria P., 2015. "Microgreens. Nuovi alimenti freschi e funzionali per esplorare tutto il valore della biodiversità".
"Novel fresh and functional food to explore all the value of biodiversity".
"Nuevos alimentos frescos y funcional para explorar todo el valor de la biodiversidad" (a cura di). Eco-logica editore, Bari, Italy. 116 pag.
Contatti:
Pietro Santamaria
Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Via G. Amendola, 165/A
70126 Bari
Tel.: (+39) 080 5443098
Email: pietro.santamaria@uniba.it
Web: www.biodiversitapuglia.it