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Il parere di Confagricoltura

Agrumi: valutare l'impatto degli accordi Euro-mediterranei

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha scritto al Commissario europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale Phil Hogan per richiamare la sua attenzione sulla necessità di valutare attentamente i sistemi produttivi e gli scambi commerciali dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo.

I Paesi del Nord Africa sono forti esportatori di arance e di prodotti ortofrutticoli, quali ad esempio le fragole, verso il territorio dell'Unione. Sono dunque importanti competitor per i Paesi produttori di ortofrutta dell'UE.

"Oggi – scrive il presidente Giansanti - in un contesto internazionale sempre più competitivo, è indispensabile che le aziende agricole vengano messe nelle stesse condizioni per competere ma, quasi sempre, ciò non accade. Gli elevati standard richiesti per la sicurezza nei luoghi di lavoro, i notevoli costi dei fattori di produzione, la limitata disponibilità di agro-farmaci consentiti nelle coltivazioni, incidono in maniera determinante sulla redditività delle aziende europee rendendole meno competitive. Inoltre, in molte occasioni, le nostre produzioni non vengono adeguatamente tutelate dal pericolo di importare fitopatie non presenti nel territorio dell'UE".

"Per gli agricoltori italiani è fondamentale che si tenga conto di queste differenze e si operi verso un'armonizzazione delle 'regole del gioco', esigendo in pratica il rispetto dei principi di precauzione e di reciprocità".

Al fine di salvaguardare le produzioni europee in maniera appropriata, a parere di Confagricoltura sarebbe opportuno prevedere, più in generale, un'accurata revisione degli accordi euro-mediterranei in essere e realizzare puntuali e preventive valutazioni di impatto sul mercato dell'UE, prima che qualsiasi accordo venga esteso o un nuovo accordo venga ratificato.

Data di pubblicazione: