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Ora tutto si gioca su un energico diradamento per avere calibri e qualita'

Abbondanti albicocche in Romagna, buone quantita' in Molise e Basilicata

"Le condizioni meteo ottimali hanno fatto sì che ogni fiore arrivasse all'allegagione". Così Massimiliano Benvenuti, di Albisole, marchio dell'azienda "Guidi" con sede a Roncofreddo di Forlì-Cesena, fotografa le prospettive per le albicocche nella propria realtà. E non si tratta di piccoli numeri. Sono circa 340 gli ettari di albicoccheti che l'azienda ha impiantato negli ultimi anni, di cui 120 negli ultimi 12 mesi.



"L'allegagione è stata perfetta - dice Benvenuti - grazie alla mancanza di piogge durante la fioritura. L'esatto opposto dello scorso anno. Riguardo alle varietà, abbiamo superfici da 20 a 40 ettari per ogni varietà, in modo da razionalizzare la raccolta e la lavorazione. Fra le principali coltiviamo Farbaly e Lady Cot, ma non solo".

Dal centro nord all'estremo sud le cose cambiano. Mariano Gervasi, tecnico e conduttore di un'azienda agricola, afferma che "nella zona costiera di Siracusa l'allegagione non è andata bene. Avremo poco prodotto. Le gemme non hanno differenziato e ci sono stati fenomeni di cascola nelle scorse settimane. La storia si ripete da tre anni, ormai".



Fra le varietà, Gervasi salva Orange Rubis che si conferma, nella sua azienda, con produzione costante. "Altre varietà - prosegue il tecnico - che ho nei 4 ettari ad albicocco, sono Big Red e Pin Cot. Qui a Siracusa la zona costiera è quella che dà più problemi. Nelle prime colline invece ho visto impianti di albicocco con produzioni maggiori".


Sopra, prima del diradamento, sotto, dopo. Varietà Tom Cot



Giuliano Donati della Op GranFrutta Zani, afferma che in Emilia Romagna l'allegagione è buona o molto buona. Fatta 100 la produzione, c'è 100 di produttività, non sovrabbondanza. "Non vorrei passasse un messaggio di sovrapproduzione. Ovvio che occorre diradare bene per avere calibri e qualità. Ci vuole attenzione nel diradamento. Quest'anno in Romagna è una condizione ottimale. In pianura le varietà autofertili non hanno disatteso le aspettative. Ora occorre mettere in preventivo molte ore di lavoro per diradare, oppure l'uso di macchine agevolatrici. Al sud abbiamo notizie di problemi di allegagione in Campania, dove le nuove varietà sono scariche, mentre hanno risposto meglio le vecchie cultivar".



Anche da Orogel Fresco dipingono una situazione di abbondanza, dopo diversi anni di scarica. Sia in Romagna che in zona Termoli (Molise) che Policoro (Basilicata) i tecnici hanno verificato buona allegagione su tutte le varietà.

Andrea Grassi, responsabile tecnico di Apofruit, afferma che "c'è una buona allegagione praticamente ovunque, sia in Romagna che in Emilia, e anche al sud. Quasi tutte le varietà sono da diradare. Ci sarà piena produzione ovunque, in tutti gli areali. Spero che la stagione ci dia una mano per mantenere alta la qualità. E' la prima volta che registriamo, a questo punto della stagione, una piena produzione ovunque. Sul diradamento diciamo che tutti devono diradare bene, perché l'input è fare alta qualità, pezzature medio e grosse. Molti impianti li abbiamo fatto diradare meccanicamente. Ciò non vuol dire che dobbiamo rimanere senza le tonnellate: quando in giro c'è molto prodotto, per fare Plv servono buone quantità, altrimenti si rimane cornuti e mazziati".