Il lavoro nero in ortofrutta finisce in prima serata su Canale 5
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"Ma sei senza contratto?" ha chiesto Abete a un ucraino. "Certo - ha risposto lui in discreto italiano - nessun contratto, qui si lavora in nero". "E quanto prendi"? "230 euro a settimana" ha risposto il lavoratore mentre spingeva un carrello di frutta.
Mentre l'inviato, con cameraman al seguito ovviamente, girava fra gli stand, si è visto un fuggi-fuggi generale. In pochi volevano parlare. Qualcuno si è pure rifugiato in bagno pur di non apparire. Certo, non vogliamo e non possiamo esprimere giudizi perché non eravamo presenti e non possiamo confermare nulla, ma intendiamo solo riportare quello che abbiamo visto noi, così come milioni di telespettatori.
Pochi, pochissimi controlli...
Il messaggio è pessimo: nel settore dell'ingrosso ortofrutticolo e, nella fattispecie, in questo Mercato, la percentuale di lavoratori in nero appare molto alta. "Si inizia a lavorare alle 2:30 di notte e si finisce alle 11 del mattino - ha commentato una persona - per questo si trovano pochi italiani disposti a farlo. Gli sfruttati sono per lo più ucraini e altri dell'est".
A tal proposito abbiamo raggiunto telefonicamente, Carmine D'Orazio, presidente di Assocampania Mercati, molto disponibile a rilasciare una dichiarazione, nonostante la tarda ora (oltre le 22) e l'argomento scomodo. "Il lavoro nero è presente in tutti i Mercati della Campania. Questo Mercato negli anni '90, all'atto dell'apertura, è stato autorizzato dalla Regione Campania come per Legge regionale 13/75. Ad ogni modo, stiamo lavorando a uno studio reale su tutti i 28 Mercati della Campania".
L'inviato Luca Abete
"I controlli, precisi e puntuali - ha aggiunto D'Orazio - devono essere effettuati in tutti i mercati della Campania. E direi anche di tutta Italia. Credo che sarebbe davvero l'occasione per far recuperare soldi allo Stato. Però occorre anche eliminare quelle gestioni parassitarie appartenenti al sottobosco politico".
Tornando al servizio, un Italiano ha dichiarato: "I controlli sono sporadici e quando arriva qualcuno a farli c'è il fuggi fuggi. In tanti si nascondono, e chi sfrutta riesce a farla franca".