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Una panoramica sulla produzione di ortofrutta bio nella UE

Agricoltura biologica: uno scontro fra Davide e Golia? L'area europea attualmente destinata alle produzioni ortofrutticole biologiche è relativamente piccola, se paragonata ad altri paesi; ma la domanda sta crescendo rapidamente, con molti agricoltori che optano per il bio. Lo studio Eurostat "Facts and Figures on Organic Agriculture in the European Union", pubblicato lo scorso gennaio, mostra la crescente espansione del settore nei paesi dell'Unione.

Nel 2015, la superficie destinata alla sola frutta fresca bio ha registrato 333.569 ettari. Agrumi e vitigni esclusi. L'area di coltivazione della frutta a guscio biologica tocca 190.580 ettari, gli agrumi sono a 42.186 e l'uva a 281.722 ettari. Eurostat ha stimato che la superficie totale di coltivazione bio sia di circa 1.334.000 ettari.



Supremazia della Polonia nella coltivazione di verdure bio
Secondo i numeri, la superficie di coltivazione degli ortaggi biologici ammonta a 145.639 ettari. Due terzi di quest'area, cioè 97.201 ettari, sono ubicati nei 15 Stati membri dell'UE, entrati prima del 2004. Il territorio rimanente (48.438 ettari) è attribuibile ai 13 stati dell'ex blocco comunista.

Sorprendente è il dato della Polonia - nazione compresa nel secondo gruppo - che da sola rappresenta praticamente tutto il totale: la sua area coltivata a verdure bio si estende infatti su 41.819 ettari. Lontanissimi sono i dati di Italia e Francia, rispettivamente a 29.487 e 16.832 ettari. Anche nel 2013 la Polonia poteva dirsi leader per vastità di superficie agricola biologica, ma all'epoca la differenza con l'Italia, seconda in classifica, era notevolmente inferiore.

La fascia mediterranea di coltivazione di agrumi
Con i suoi 42.186 ettari, il settore della coltivazione biologica di agrumi in Europa è da ascriversi quasi tutto all'Italia, Spagna e Grecia fanno insieme 42.186 ettari. L'area greca si è ridotta di una terzo fra il 2002 e il 2015 (da 1.856 a 1.295 ettari), con un recupero a 2.571 ettari nel 2006. Ciò nonostante, la superficie greca appare un'inezia rispetto a quella spagnola (dai 1.159 ettari nel 2002 fino a 8.245 nel 2015), e all'Italia, che presenta l'estensione più vasta (18.868 ettari nel 2002 e 31.869 nel 2015).

Lotta titanica nel settore dell'uva
La maggior parte della produzione di uva biologica si svolge nei Paesi dell'UE-15. Comunque Eurostat non differenzia uva da tavola e da vino. La Spagna risulta il paese con la più grande coltivazione di uva bio. Fino al 2006, la Francia ha primeggiato sulla Spagna. Successivamente, la Spagna è riuscita a ridurre il divario, vincendo la sfida. Nel 2015 la Spagna ha registrato circa 96.591 ettari di superficie di uva, seguita da Italia (83.643 ettari) e Francia (70.496 ettari). Il più grande produttori fra i paesi dell'ex blocco dell'Est è la Bulgaria, con 4.199 ettari. I primi tre hanno mostrato una significativa espansione annuale tra il 2002 e il 2015.
Data di pubblicazione: