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Differenze fenoliche tra pere europee e tunisine

Ricercatori dell'INRA di Avignone hanno studiato la composizione fenolica nella polpa e nella buccia di 19 cultivar di pere (8 cultivar tunisine, 8 cultivar europee e 3 cultivar perry francesi). I composti fenolici sono stati identificati mediante HPLC / ESI-MS2 e quantificati singolarmente mediante HPLC-DAD.

Cinque classi di polifenoli sono stati rilevati: flavanoli, acidi fenolici, flavonoli, antociani e fenoli semplici (idrochinoni). Il contenuto fenolico totale è variato da 0,1 g/kg di peso fresco (Conference) a 8,6 g/kg di peso fresco (Plant De Blanc) nella polpa e da 1,6 g/kg di peso fresco (William vert) a 40,4 g/kg di peso fresco (Arbi Chiheb) nella buccia. Il contenuto fenolico nella buccia è risultato mediamente 6 volte superiore a quello contenuto nella polpa.

"Le procianidine, analizzate dopo tioacidolisi, sono risultate i principali composti fenolici in tutte le cultivar sia nella polpa sia nella buccia, essendo l'epicatechina la loro unità costituente principale - spiega Carine Le Bourvellec dell'INRA - Le pere tunisine e perry francesi sono risultate più ricche in procianidine rispettivamente con un altissimo (>100 unità ripetitive presenti nella struttura) e intermedio grado di polimerizzazione. Le procianidine della buccia erano meno polimerizzate (da 4 a 20 unità ripetitive presenti nella struttura). Il profilo fenolico della buccia delle pere è risultato più complesso soprattutto nelle cultivar tunisine, per la presenza di flavonoli e antociani".

Fonte: Brahem Marwa, Renard Catherine M.G.C., Eder Severin, Loonis Michèle, Ouni Rim, Mars Messaoud, Le Bourvellec Carine, 'Characterization and quantification of fruit phenolic compounds of European and Tunisian pear cultivars', 2017, Food Research International, Vol. 95, pag. 125-133.