Gdo in Europa: +4,3 miliardi di euro spesi nel 2016
I dati emergono dal report Strategic Planner di Nielsen, che prende in esame l'andamento delle vendite dei beni di largo consumo nella GDO dei principali mercati europei.
I maggiori incrementi di spesa in milioni di euro per categoria di prodotto nell’Europa Occidentale (2016)
"Il dato più rilevante emerso dal report Strategic Planner - ha dichiarato Romolo de Camillis, Retailers Director di Nielsen Italia - è senza dubbio la crescita del fatturato derivante da alimenti freschi e dolci/snack, dovuto principalmente all'incremento dei volumi di acquisto Questa crescita della spesa per il food attesta il definitivo superamento del periodo di crisi e l'imbocco di un percorso non privo di incertezze ma orientato alla ripresa".
"Questa fase - ha proseguito de Camillis - è evidente anche in Italia, dove la crescita dei consumi si può interpretare alla luce di un andamento positivo dell'indice di fiducia. Il dato più interessante è invece la crescita degli alimenti freschi confezionati, avvenuta spesso a scapito del prodotto fresco sfuso, che rappresentano un comparto strategico per i retailer, sia in termini di attrazione della clientela sia in termini d'immagine".
Gli alimenti freschi nell'Europa occidentale rappresentano il 38% della crescita complessiva (1,6 miliardi di euro), il comparto dolci/snack il 23% (1 miliardo di euro) e le bevande alcoliche il 20% (849 mila euro). Queste tre categorie rappresentano da sole l'80% dell'aumento della spesa per i generi alimentari nel 2016. In media, le sub-‐categorie che hanno contribuito maggiormente alla crescita complessiva del settore alimentare sono state: piatti pronti freschi, birra, frutta fresca, verdure e acqua minerale. In Italia la crescita del grocery è trainata invece da salumi confezionati, cioccolato, piatti pronti freschi e sostitutivi del pane.
Le 5 subcategorie di alimentari che più hanno contribuito alla crescita del grocery e le 5 meno performanti per Paese (2016) - Clicca qui per un ingrandimento dell'immagine
Ulteriori novità riguardano invece le performance di marche e insegne. I 10 maggiori player dell'industria alimentare hanno subito un calo di 430 milioni di euro in termini di spesa dei consumatori, mentre il 70% della crescita generale è stata trainata dai produttori minori. I prodotti a marca del distributore hanno rappresentato il restante 30% di incremento. I produttori al di fuori della Top-10 hanno ora una quota di mercato del 46,6%, seguita dalla Marca del Distributore (36%) e dalla Top-10 (17,4%). La metà del valore della crescita totale (2,2 miliardi di euro) nel mercato alimentare è da attribuirsi ai prodotti in promozione, che i retailer hanno spinto sempre più spesso durante il 2016 per incoraggiare i consumatori a riempire i propri carrelli.