Fisiologico ribasso dei prezzi in campagna per le principali verdure di stagione
Ortaggi a foglia: in Puglia e nel salernitano i prezzi all'origine delle diverse tipologie di insalata hanno registrato un generale arretramento; andamento di mercato regolare e listini invariati per il prodotto scambiato a Latina e Napoli. Quotazioni in ripresa soltanto per l'Iceberg siciliana, grazie a un incremento della richiesta al consumo. Sulla piazza di Verona i prezzi dei radicchi sono ulteriormente calati; al momento l'interesse della domanda si sta orientando verso altre varietà di ortaggi a foglia. Relativamente agli spinaci, la presenza di merce di origine meridionale ha causato una nuova flessione dei listini del prodotto emiliano. Quotazioni stabili nelle altre zone di coltivazione.
Carote: in lieve ritardo rispetto allo scorso anno è iniziata la commercializzazione delle carote a Rovigo. Le prime contrattazioni si sono svolte sulla base di un prezzo più elevato di quello d'esordio della campagna 2016, nonostante un profilo qualitativo non ancora ottimale. Quotazioni confermate per il prodotto di provenienza laziale e siciliana, in ragione di un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta.
Patate: proseguono gli scavi delle patate novelle nel siracusano, in settimana non è stata osservata alcuna oscillazione dei prezzi in campagna. Vendite sempre fluide e quotazioni stabili per il prodotto di magazzino in tutti i centri di scambio monitorati.
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Carciofi: iniziate le contrattazioni dei carciofi Terom sulla piazza di Grosseto, le prime partite commercializzate hanno spuntato un prezzo superiore rispetto a quello rilevato all'avvio della scorsa campagna. Nella maggior parte dei mercati già monitorati si conferma la dinamica flessiva delle quotazioni medie, da ascrivere all'abbondante offerta presente nel circuito commerciale, listini stabili solamente a Latina. Nel catanese sono cominciati i ritiri da parte dell'industria di trasformazione.
Finocchi: nell'ultima rilevazione i prezzi all'origine dei finocchi sono risultati in calo in gran parte degli areali produttivi del Centro-Sud. Le disponibilità sono ovunque limitate e i pochi campi tardivi avranno mercato solo nel caso si verifichi un abbassamento delle temperature nel prossimo futuro. In questa fase della campagna la domanda non appare molto sostenuta.
Cavolfiori: quotazioni poco mosse per i cavolfiori in gran parte delle piazze di riferimento. Mediamente il prodotto presenta uno standard qualitativo elevato, contraddistinto da un adeguato sviluppo delle infiorescenze e dall'assenza di difetti. Solamente sulle piazze pugliesi i listini hanno evidenziato dei leggeri assestamenti al ribasso, dettati da una minore attività della domanda.
Asparagi: si vanno intensificando le operazioni di raccolta degli asparagi verdi nei diversi areali di coltivazione del paese. Un graduale incremento dell'offerta ha provocato una fisiologica flessione dei prezzi sulle piazze di Foggia e Grosseto. Tengono le quotazioni del prodotto di origine laziale, sostenute da una buona richiesta da parte del mercato.
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Ortive a frutto in serra: sulla piazza di Vittoria le diverse ortive oggetto di scambio hanno mostrato andamenti commerciali differenti. Nel dettaglio, una positiva evoluzione della domanda ha favorito il rialzo dei prezzi di tutte le tipologie di pomodoro. All'opposto, le quotazioni medie di cetrioli, melanzane, zucchine e fagiolini sono risultate in calo per un'offerta superiore alla richiesta al consumo; listini invariati per i peperoni. Anche le zucchine romanesche scambiate a Latina si sono ulteriormente deprezzate per un incremento del livello produttivo, quotazioni stabili per le scure e per i cetrioli.