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Duro o pronto al consumo: l'eterno dilemma dell'avocado

"In Italia c'è una scarsa conoscenza sull'avocado. Le tipologie in gioco sono principalmente due, rivolte a due gruppi di acquirenti molto diversi fra loro". Così si esprime Paolo Bernardi, della F.lli Cazzola, ditta concessionaria al Centro agroalimentare di Bologna (Caab).


Avocado verde (foto d'archivio)

"Molti vengono al Mercato - spiega - e ci chiedono un avocado duro. Per me non ha molto senso, ma ad ogni modo la varietà che si addice a questa richiesta è la Pinkerton. Ha una maturazione lenta e il frutto, una volta tolto dalla cella di conservazione, in genere impiega molto tempo prima di essere pronto per il consumo. Noi ne importiamo da Israele, dove in questi giorni la produzione sta concludendosi. Il prezzo è attorno ai 3,5 euro/kg. Io non lo preferisco, ma ribadisco che questa varietà va forte".


Frutti di avocado (foto: Ottavio Cacioppo)

Vi è poi il secondo gruppo di acquirenti presso lo stand al Caab. "Si tratta di negozi boutique della frutta che hanno una clientela particolare. Questi compratori vogliono un frutto pressoché pronto per il consumo. In tal caso, la varietà che fa al caso loro è la Hass. Si tratta di un avocado pregiato, si raccoglie verde e poi, in cella, vira al nero. Al gusto è fantastico, è un po' delicato e in fase di conservazione se ne perde un po' a causa degli scarti. Appena venduto, consigliamo di consumarlo nel giro di 3-4 giorni. Essendo un prodotto pregiato e con perdite durante la conservazione, costa attorno ai 5 euro/kg".


Avocado Hass (foto d'archivio)

Anche l'avocado, come altra frutta esotica, in Italia è un prodotto destagionalizzato o quasi. Al Caab fanno capo le zone turistiche delle riviere di tutto il centro nord d'Italia, quindi anche in estate è molto richiesto da bar, stabilimenti balneari, ristoranti. "I negozi d'alta gamma – conclude Bernardi - preferiscono prodotti importati per via aerea, più costosi, ma anche più freschi. Invece, quelli di livello medio scelgono la merce importata via mare".