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Melinda: il cambiamento essenziale del mondo riparte dalla terra

"Stiamo ricreando le prime oasi dei frutteti naturali. E' una sfida storica, che fonde ricerca, mercato, agricoltura, ambiente, cultura e salute. Pochi se ne accorgono, ma il cambiamento essenziale del mondo ancora una volta parte dalla terra", così dichiara Michele Odorizzi, presidente del Consorzio Melinda, nel fare riferimento al recente "Piano Bio" della cooperativa (cfr. FreshPlaza del 02/03/2017).



In relazione alle richieste sempre maggiori dei consumatori di frutta biologica, Melinda sta mettendo in atto un importante progetto sulla produzione di varietà adatte alla coltura bio con caratteristiche di resistenza maggiori e quindi adatte a una gestione agronomica più semplice.

Nella pratica, Melinda si impegna nella ricerca di varietà resistenti anche nella direzione di quanto previsto dal nuovo Regolamento Provinciale sull'uso sostenibile dei fitofarmaci. L'obiettivo finale è tutelare l'economia del territorio e nel contempo mantenere saldo l'obiettivo di una frutticoltura sostenibile.



Il Consorzio Melinda conta 16 cooperative che raggruppano 4.200 famiglie di frutticoltori i quali coltivano circa 7mila ettari di meleti e 28 milioni di meli tra Val di Non e Val di Sole. In quest'area del Trentino e in Alto Adige si concentra il 70% della produzione regionale e il 20% della produzione nazionale.

Tutto questo grazie al consorzio creato nel 1989, che oggi tocca un giro d'affari di 280 milioni di euro con partner commerciali in 50 Paesi del mondo, soprattutto Germania, ma anche Algeria ed Egitto.



Oasi dei frutteti naturali
Oggi la produzione di Melinda Bio è di circa 2.500 tonnellate, raccolte su circa 80 ettari coltivati. Il piano prevede in 5 anni di raggiungere una superficie coltivata con metodo Biologico di 300 ettari (+370%) per una produzione di mele stimata in 14.000 tonnellate.

Tale produzione si svilupperà soprattutto nei Distretti o Isole BIO o comunque superfici il più grandi possibile e consentirà a Melinda di essere presente in maniera costante sul mercato e di lavorare il prodotto in massima sicurezza. E' prevista infatti una sala di confezionamento dedicata. La fattibilità del piano sarà garantita poi da un'adeguata copertura economica a sostegno dei soci intenzionati ad aderirvi.



Sfide per il futuro

Michele Odorizzi rimarca l'intenzione di proseguire con l'implementazione del numero di celle ipogee, voluto fortemente dal Consorzio Melinda e messo a punto grazie agli scienziati delle Università di Trento e di Trondheim, in Norvegia

"Manteniamo fede alla nostra mission basata sulla massimizzazione del profitto dei frutticoltori in maniera sostenibile, nel rispetto di tutti gli stakeholder e dell'intero sistema di cui facciamo parte, per storia e tradizione, e a cui dedichiamo ogni giorno tempo ed energie per garantire il migliore futuro alle prossime generazioni".



"E' per questo che puntiamo da sempre sulla qualità di un prodotto che, al di là della guerra dei prezzi e dei costi di manodopera in Italia, resta una delle punte di diamante della nostra agricoltura. I mercati hanno bisogno di prodotti buoni e sani e i nostri frutti hanno sempre una nota di sapore differente, determinata da condizioni e tradizioni che non si ritrovano in nessuna altra parte del mondo".



Per maggiori info: www.melinda.it