L'acqua si depura con le bucce degli agrumi
Le bucce di frutta che in tutto il mondo finiscono nella spazzatura sono stimate in 38,2 milioni di tonnellate all'anno.
Gli esperti hanno preso quelle di arance e pompelmi e le hanno trattate per modificarne la struttura in modo da dar loro proprietà assorbenti come una maggiore porosità e superficie.
Un successivo trattamento chimico, spiegano gli scienziati, ha poi consentito di rendere selettivo il materiale assorbente, così da "rimuovere i metalli pesanti e le sostanze organiche presenti nell'acqua".
Successivi test hanno quindi dimostrato che è possibile utilizzare il nuovo materiale in filtri analoghi a quelli usati per il trattamento delle acque reflue, "sostenibile e in grado - affermano i ricercatori - di competere con il carbone attivo commerciale per l'assorbimento e il recupero dei metalli che si trovano nell'acqua".