Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

L'acqua si depura con le bucce degli agrumi

Non solo raccolta dell'umido e compost: le bucce degli agrumi possono trovare un impiego più nobile andando a depurare le acque reflue. L'idea è di un team di ricercatori delle università di Granada e del Messico, che ha utilizzato questi scarti alimentari per creare un nuovo materiale assorbente pensato per ripulire le acque di scarico domestiche, industriali e agricole.

Le bucce di frutta che in tutto il mondo finiscono nella spazzatura sono stimate in 38,2 milioni di tonnellate all'anno.

Gli esperti hanno preso quelle di arance e pompelmi e le hanno trattate per modificarne la struttura in modo da dar loro proprietà assorbenti come una maggiore porosità e superficie.

Un successivo trattamento chimico, spiegano gli scienziati, ha poi consentito di rendere selettivo il materiale assorbente, così da "rimuovere i metalli pesanti e le sostanze organiche presenti nell'acqua".

Successivi test hanno quindi dimostrato che è possibile utilizzare il nuovo materiale in filtri analoghi a quelli usati per il trattamento delle acque reflue, "sostenibile e in grado - affermano i ricercatori - di competere con il carbone attivo commerciale per l'assorbimento e il recupero dei metalli che si trovano nell'acqua".
Data di pubblicazione: