Probabile fake news sulle mele polacche potrebbe creare problemi agli esportatori
Sono stati contattati anche altri esportatori polacchi, ma la reazione è risultata la medesima: tutti sorpresi dalla notizia e dubbiosi circa la sua veridicità. Marek Marzec, di Ewa-bis, esporta anche lui mele in Cina, e ha detto che fino al 20 marzo nessuna dichiarazione ufficiale è stata rilasciata in proposito, né dalle autorità cinesi, né tanto meno da quelle polacche; è quindi difficile avanzare ipotesi su quale sia situazione reale.
"Non so perché la nostra ditta, Appolonia, sia stata menzionata nell'articolo. Non solo non abbiamo nulla a che fare con questa situazione, ma nemmeno inviamo carichi a Panyu, la destinazione citata nell'articolo - ha spiegato Michał Lachowicz - E' vero che abbiamo spedito i primi carichi di mele in Cina un mese fa, fissandoci un obiettivo di 200 container per la stagione, ma scrivere il nostro nome nell'articolo ci collega a un problema di cui non sappiamo alcunché. Spediamo circa il 60% delle nostre mele in Cina, e non abbiamo mai avuto problemi di questo genere".
Lachowicz ha poi aggiunto che la patologia di cui si parla non ha nulla a che fare con la sicurezza alimentare; è legata, piuttosto, alla salute degli stessi alberi di mele.
"Sebbene non creda che questo problema possa avere alcun impatto sui produttori cinesi, sono invece convinto che possa causare problemi di protocollo fitosanitario tra Cina e Polonia - ha proseguito Lachowicz - La Cina è un mercato ancora nuovo per noi, e i quantitativi di mele polacche disponibili sono ancora piuttosto ridotti e presenti solo nelle grandi città, e per niente nei paraggi di produttori di mele cinesi".
"Si tratta probabilmente di una notizia falsa. Le mele polacche hanno ricevuto un'ottima accoglienza sul mercato cinese, e credo sia possibile che qualcuno voglia farci una cattiva pubblicità. Questo è il potere di Internet, qualsiasi cosa può essere diffusa in tutto il mondo in breve tempo".
"Di recente si sono verificati numerosi importanti cambiamenti nel mercato polacco, che ci possono rendere vulnerabili a questo tipo di notizie - ha concluso Lachowicz - Abbiamo iniziato a esportare in India, Cina e Vietnam, oltre che a produrre energy drink brevettati realizzati con le nostre mele. Credo che l'embargo russo sia stato un grande elemento catalizzatore dello sviluppo nel nostro settore, e che quindi queste situazioni con i media siano effetti collaterali del nostro successo".
Per maggiori informazioni:
Michał Lachowicz
Appolonia
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Email: michal.lachowicz@appolonia.pl
Web: www.appolonia.pl
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