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Turchia: aumenta la superficie coltivata ad asparagi

La turca Nomad Food & Agricultural Company si sta preparando a diventare un fornitore di asparagi di lunga stagione per l'Europa con prodotto a marchio "Saricakaya Asparagus Valley".

La società è stata la prima a coltivare asparagi localmente su larga scala e, negli ultimi cinque anni, ha introdotto il prodotto presso le catene nazionali di vendita al dettaglio e all'ingrosso. Attualmente l'azienda è in cerca di partner europei nel settore degli asparagi per avviare collaborazioni, al fine di incrementare la sua produzione.

L'introduzione degli asparagi tra i consumatori turchi è stata resa più semplice dal fatto che le varietà selvatiche di asparagi sono conosciute nei territori già da centinaia di anni e sono considerate una specialità di breve stagione, che segna l'arrivo della primavera, oltre a essere considerata una potente erba medicinale.



In qualità di maggiore produttore di asparagi in Turchia, nel 2016 la Nomad ha ottenuto una produzione di 122 ton e ha realizzato la prima esportazione verso i Paesi Bassi.

Arman Badur, fondatore della compagnia, ha dichiarato: "Coltiviamo su 51 ettari, inclusi i nostri vivai di asparagi. Nel 2016, in Turchia, sono stati prodotti 140 ton di asparagi in totale, di cui 122 rappresentati dalla produzione di Nomad. In piena resa, i nostri campi producono in media 9 ton di asparagi per ettaro e l'obiettivo per il 2017 è di incrementare la nostra produzione fino a 180 ton".

L'azienda è stata fondata a Istanbul nel 2003 e il primo raccolto è arrivato nel 2008. La stragrande maggioranza degli asparagi è originaria della zona di Saricakaya, Eskisehir. Questa città si trova in una valle chiusa e la sua posizione mette a disposizione un micro-clima dove Nomad è stato il primo a introdurre la coltivazione degli asparagi.



La produzione viene effettuata secondo gli standard ITU e GlobalGAP. Le certificazioni di Saricakaya Asparagus Valley sono regolarmente controllate da ECAS Certification e Auditing Ltd. Co. Nel 2017 sono stati compiuti passi avanti in relazione alla certificazione SEDEX, che certifica la conformità agli standard sociali, come integrazione a GlobalGAP. La produzione è condotta sotto la supervisione di uno staff composto da ingegneri agricoli specializzati. Tutta la produzione è sottoposta a un'analisi dei residui, senza eccezioni.

"In Europa occidentale e nelle zone tropicali e subtropicali, nei deserti e nelle regioni con clima temperato, come la Turchia, gli asparagi vengono coltivati utilizzando tecniche diverse. Riusciamo a prolungare la stagione combinando diverse tecniche di coltivazione in molte zone con altitudini diverse. In Europa non è possibile ottenere una produzione fino ad aprile, per esempio, fatta eccezione per Spagna e Italia. Tuttavia, la Turchia in questi periodi dispone di una resa cospicua e di una buona capacità d'esportazione. I prezzi in Europa lo permettono, perciò il prodotto risulta redditizio. E' possibile ottenere prezzi buoni sul mercato domestico dopo aprile. La nostra stagione comincia a febbraio e continua fino alla fine di settembre".



Ogni anno Nomad produce asparagi precoci nel periodo iniziale della stagione tramite la copertura con tunnel nella zona di Saricakaya. Grazie a ciò, Nomad può raccogliere gli asparagi più precoci già da febbraio.

La coltivazione degli asparagi ha un potenziale di esportazione piuttosto significativo. Badur, ricordando che la Turchia presenta le stesse condizioni climatiche e logistiche della Grecia, ha dichiarato: "Abbiamo un vantaggio sulla Grecia in termini di costi di manodopera. Riusciamo a competere facilmente con essa sul mercato europeo approfittando del vantaggio di avere un mercato locale entusiasta e in rapido sviluppo. Inoltre, attualmente riceviamo ordini dalla Russia e da alcuni Paesi arabi. Abbiamo il vantaggio di fare arrivare il prodotto in queste zone molto più rapidamente di quanto riesca a fare la produzione sudamericana".



Nomad ha effettuato la sua prima esportazione nei Paesi Bassi nel 2016. Quest'anno l'obiettivo è di incrementare le 4 ton esportate l'anno scorso fino a 20 ton. Nel corso del 2017, la società ha in programma di spedire nuovamente il prodotto nei Paesi Bassi e di ampliare la rosa delle destinazioni con Germania, Qatar, Russia ed Emirati Arabi Uniti. Pertanto, la produzione sarà incrementata.

Badur ha concluso: "Abbiamo intenzione di incrementare i nostri 51 ettari di produzione fino a 100 ettari entro il 2020 e di collaborare almeno con 20 coltivatori indipendenti".

Per maggiori informazioni:
Arman Badur
Kuskonmaz (Turkey)
Tel.: +90 530 2922257
Email: armanbadur@nomadtarim.com
Web: www.kuskonmazvadisi.com

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati
Data di pubblicazione: