Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Coldiretti: persa una pianta da frutto su 3 negli ultimi 15 anni

Addio ad una pianta da frutto su tre (-33%) negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e frutti minori, che rischiano di far perdere all'Italia il primato europeo nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della "Festa degli alberi nelle scuole", istituita con Decreto Ministeriale delle Politiche Agricole e della Pubblica Istruzione.

E l'allarme di Coldiretti arriva proprio all'indomani della classifica "Bloomberg Global Health Index" su 163 Paesi che colloca l'Italia al vertice dei Paesi con la popolazione maggiormente in salute e sana a livello mondiale "proprio grazie alla dieta mediterranea che ha garantito agli italiani - sottolinea la Coldiretti - di conquistare valori record nella longevità con 80,3 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne".

"In Italia – sottolinea la Coldiretti - nel secolo scorso esistevano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi sono meno di 2.000, di cui 1.500 a rischio di estinzione nonostante il lavoro del numero crescente di agricoltori impegnati nella riscoperta dei frutti dimenticati del passato ai quali vengono riconosciute spesso proprietà 'medicinali' dalla farmacopea popolare e non, come la pera cocomerina già rappresentata nei quadri rinascimentali e riscoperta per le proprietà antiossidanti, le giuggiole considerate efficaci nell'alleviare gli stati d'ansia, il nervosismo e la depressione o il corbezzolo astringente ed antidiarroico e antinfiammatorio delle vie biliari, del fegato e di tutto l'apparato circolatorio".

Coldiretti evidenzia che "la superficie coltivata a frutta in Italia è passata da 426mila ettari a 286mila, con un crollo netto del 33 per cento in 15 anni, secondo le elaborazioni Coldiretti sugli ultimi dati Istat sulle coltivazioni legnose agrarie. A determinare la scomparsa delle piante da frutto è stato il crollo dei prezzi pagati agli agricoltori che non riescono più a coprire neanche i costi di produzione".

"Il taglio maggiore - sottolinea la Coldiretti - ha interessato i limoni, con la superficie dimezzata (-50 per cento), seguiti dalle pere (-41 per cento), pesche e nettarine (-39 per cento), arance (-31 per cento), mele (-27 per cento), clementine e mandarini (-18 per cento). La produzione ortofrutticola italiana oscilla mediamente attorno ai 23 milioni di tonnellate, di cui il 46 per cento in volume di ortaggi in piena aria il 29 per cento di frutta, il 12 per cento di agrumi, il 7 per cento di ortaggi in serra, il 6 per cento di patate, lo 0,5 per cento di leguminose.
Data di pubblicazione: