Lattuga: prove varietali contro Fusarium
Danni da Fusarium
Va sottolineato che, nonostante ogni giorni si senta parlare e si legga di milioni di euro spesi per il mondo agricolo da Psr, Pac o finanziamenti europei, da due anni a questa parte la Regione Emilia-Romagna ha tagliato molti fondi e la ricerca su lattuga è stata resa possibile solo grazie al finanziamento da parte dei privati. Nonostante questo, la Regione Emilia-Romagna rimane comunque una fra le più virtuose nell'ambito del finanziamento della ricerca.
Tornando ai risultati delle prove effettuate dalla ricercatrice Silvia Paolini presso i campi sperimentali di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena), va sottolineato che l'andamento meteo ha prima penalizzato la coltura a causa di temperature elevate e forte siccità, cui è seguito un imponente attacco di Fusarium oxysporum f. sp. lactucae che ha compromesso la produttività.
Le prove del ciclo autunnale
"I risultati - spiega Silvia Paolini - hanno messo in evidenza l'elevata tolleranza di Osiride per il gruppo delle romane. Per la tipologia Cappuccio, ottima prestazione della selezione 43-281. Fra le batavie si sono salvate le varietà 81-132, Lambole e Bataille".
Osiride
Nel ciclo autunnale, l'attenzione si è soffermata sulle rese in campo. Il trapianto è stato effettuato a fine agosto e la raccolta entro i primi 10 giorni di ottobre. Fra le cappuccine si è distinta Malis per le caratteristiche estetiche e la produttività, seguita da Sandalina e Anandra. Fra le batavie, da annotare Myrtel, Othilie e Model.
Malis
Kiari ha dato buoni risultati fra le rosse, mentre fra le Romane si sono distinte Beldor e Lucior.