L'occasione è stata utile per un confronto con gli organi d'informazione e, a margine dei lavori, il presidente Orsini ha fatto il punto sugli imballaggi in legno destinati ai prodotti ortofrutticoli.
Il presidente Emanuele Orsini
"Negli ultimi anni sono emersi cambiamenti nel contesto dei MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti) - ha detto Orsini - Crediamo che comunque il legno continui a essere il miglior materiale per la produzione di imballaggi che vanno a contatto con alimenti".
Da qui l'esigenza di avviare un importante progetto di ricerca, in collaborazione con il Consorzio Rilegno, dal nome 'MOCA di legno: un contenitore di valore culturale e biochimico', teso a valorizzare il legno come materia prima per gli imballaggi.
Il progetto ha il precipuo scopo di formulare una precisa opera di divulgazione sulla qualità dell'imballaggio in legno per l'ortofrutta, affinché tutti i portatori di interesse nel settore, compreso il consumatore finale, possano conoscere le peculiarità intrinseche di questo prodotto.
"Non bisogna dimenticare che il legno è un materiale ecosostenibile e rinnovabile, a differenza di altri - ha proseguito il presidente di FederlegnoArredo - Le qualità biochimiche del legno, poi, possono contribuire alla maturazione e alla stagionatura del prodotto ortofrutticolo. In alcuni Paesi europei si sta assistendo al ritorno del legno negli imballaggi ortofrutticoli, come ad esempio in Francia. Ciò è indice del fatto che il settore si sta lentamente risvegliando".
Proprio in Francia, la GDO richiede per alcune referenze - come finocchio, zucchino, carciofo etc - in imballaggi di legno, specialmente per gli articoli che vanno lavati in abbondante acqua o che devono essere mantenuti umidi. Oltralpe la versatilità del legno sta, peraltro, sviluppando una filiera in grado di contrastare la deforestazione indiscriminata, grazie a una regolazione specifica e la diffusione di colture lignee dedicate.
Incisivo anche l'intervento di Cosimo Messina, Consigliere Nazionale Assoimballaggi – FederlegnoArredo, che ha puntato l'attenzione sulla necessità di divulgare le qualità del MOCA in legno.
Il Consigliere Cosimo Messina
"Il legno è un materiale naturalmente igroscopico, cioè ha la capacità di assorbire prontamente le molecole d'acqua presenti nell'ortofrutta e nell'aria - ha spiegato Messina - mantenendo il prodotto adeguatamente integro e sempre fresco, specie quando soggetto a lunghi trasferimenti. La produzione dei nostri imballaggi è realizzata utilizzando tronchi di pioppo, quindi materia prima rinnovabile. La pioppicoltura è basata sull'uso di cloni a rapido accrescimento, selezionati per la produzione di imballaggi in legno. Queste culture non inquinano l'ambiente, le acque di superficie e di falda e, soprattutto, evitano il taglio incontrollato degli alberi".
L'obiettivo finale di FederlegnoArredo, in sintesi, è quello di porre in risalto le qualità positive dei MOCA in legno, onde fugare eventuali ipotesi che vorrebbero il legno meno adatto al trasporto di ortofrutta rispetto ad altri materiali.
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