Spettroscopia DRIFTS per la rilevazione di frodi su zafferano
I biotecnologi dell'Università Agraria di Atene hanno utilizzato la spettroscopia in riflettanza diffusa nell'infrarosso (DRIFTS), tecnica spettroscopica che consente l'analisi di solidi sotto forma di polveri, e tecniche chemiometriche per valutare l'adulterazione di zafferano con sei tipici adulteranti di origine vegetale, cioè stami C. sativus, calendula, cartamo, curcuma, buddleja e gardenia. Il metodo proposto consiste in un processo di tre fasi per la rilevazione di sofisticazioni nonché per l'identificazione e la quantificazione di adulteranti.
L'analisi discriminante dei minimi quadrati parziali (PLS-DA) è stata applicata per eseguire l'autenticazione dello zafferano sulla base delle impronte digitali nella zona del medio infrarosso (da 4000 a 600 cm-1), ottenendo una classificazione corretta al 99% sia dello zafferano puro sia dello zafferano adulterato al 5-20% (w/w). L'identificazione di adulteranti nei campioni positivi è stata eseguita con un modello PLS-DA a sei classi ad alta sensibilità e specificità utilizzando i dati spettroscopici della regione da 2000 a 600 cm-1.
Successivamente, i modelli di regressione dei minimi quadrati parziali (PLS) sono stati costruiti per la quantificazione di ogni adulterante e si sono ottenuti modelli più performanti con limiti di rilevazione da 1,0% al 3,1% (w/w)-concludono i ricercatori- I risultati ottenuti mostrano che questa strategia basata sul metodo DRIFTS potrebbe essere integrata alle metodologie esistenti per la valutazione rapida ed economica delle frodi tipiche dello zafferano.
Fonte: Petrakis Eleftherios A., Polissiou Moschos G., 'Assessing saffron (Crocus sativus L.) adulteration with plant-derived adulterants by diffuse reflectance infrared Fourier transform spectroscopy coupled with chemometrics', 2017, Talanta, Vol. 162, pag. 558-566.