Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Resoconto del convegno divulgativo sulla fertirrigazione del kiwi a Latina

Lo scorso 10 marzo 2017 si è svolto a Latina un convegno divulgativo sulla fertirrigazione del kiwi organizzato dall'ARMA (Casa editrice di Kiwi Informa) e dalla Toro. La sede in cui si è svolto l'incontro non sarebbe potuta essere più appropriata, in quanto la Provincia di Latina, con 8mila ettari di kiwi e una produzione media annua di 140mila tonnellate, rappresenta l'area actinidicola più importante d'Italia, un Paese che vanta una superficie di 25 mila ettari e produce ogni anno, mediamente, oltre 400mila tonnellate.

Latina è la sede dove si svolgono numerosi convegni a livello nazionale sull'actinidicoltura, nei quali vengono trattati tutti gli aspetti tecnico-agronomici della specie; ma assumono importanza anche gli incontri monotematici, come quello su cui si è imperniato il lavoro dell'incontro.

Il Dott. Agr. Ottavio Cacioppo (nella foto a destra) ha trattato l'aspetto relativo alle esigenze nutrizionali del kiwi, aspetto molto importante perché da esso, se praticato correttamente, scaturisce una produzione valida sia quantitativamente che in termini di qualità.

Si riportano qui di seguito i punti più importanti.


Il pubblico che ha seguito il convegno.

Al genere Actinidia, appartiene la specie deliciosa (a polpa verde) C.F Liang e A.R. Ferguson, originaria della Cina, precisamente della valle del fiume Yang Tzu Chiang. Hayward è la varietà neozelandese più coltivata nel mondo (tenendo conto delle altre varietà a polpa gialla e a polpa rossa ci sono circa 200mila ettari e una produzione di 2,3 milioni di tonnellate, di cui il 50% in Cina).

Quindi nel luogo d'origine vive in ambiente boschivo, a clima con alta percentuale di umidità e in terreni con materia organica elevata.


Kiwi Zespri Gold, a polpa gialla.

Come orientarsi per la scelta e la quantità di fertilizzanti da somministrare?
Le piante sono caratterizzate da una notevole capacità di sviluppo vegetativo, con produzioni di tralci lianosi che richiedono, nelle coltivazioni specializzate, adeguate potature invernali, durante il riposo vegetativo, ed estive (interventi sul verde).

Pertanto, per calcolare la quantità di fertilizzante da somministrare occorre conoscere i valori delle asportazioni dei macro elementi: Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), meso elementi: Calcio (Ca), Magnesio (Mg) e Zolfo (S) e micro elementi: Manganese (Mn), Molibideno (Mo), Zinco (Zn), Ferro (Fe) e Rame (Cu).

Nella scelta dei fertilizzanti,assume importanza il rapporto tra i macro elementi N, P e K il quale si deduce dai quantitativi assorbiti dalla pianta, che nel caso in esame è di 2-1-2 (Tab. 1 - clicca qui per scaricare le tabelle).


Una slide della presentazione svolta dalla Toro.

Occorre calcolare l'apporto degli elementi minerali che si ottiene dal legno della potatura (150 q/ha), che viene triturato con l'operazione di trinciatura, delle foglie (80q/ha) del taglio periodico dell'erba, nel caso del terreno non lavorato e con prato controllato, nonché di 8 mila mc/ha di acqua irrigua che mediamente si consumano con l'irrigazione. Questi dati si ottengono dalle rispettive analisi di laboratorio. Da quella fogliare (Tab. 2 - clicca qui per scaricare le tabelle) si deduce l'idoneità dei quantitativi di elementi nutritivi assorbiti dalla pianta.


Una slide della presentazione svolta dalla Toro.

Analisi delle foglie
Per capire s'è stata effettuata una giusta concimazione, si deve eseguire la diagnostica fogliare, cioè l'analisi delle foglie. Queste si prelevano in agosto-settembre secondo la procedura seguente: si deve raccogliere la prima foglia dopo l'ultimo frutto di un ramo laterale, il quale deve avere almeno 6 foglie oltre quella selezionata e un numero di frutti compreso tra 3 e 6; si raccolgono 24 foglie per campione; le foglie si fanno seccare prima di essere analizzate.

Nella Tab. 3 (clicca qui per scaricare le tabelle) vengono evidenziati i risultati delle analisi fogliare effettuate su foglie di piante di actinidia di 6 anni allevate nella zona di Borgo Flora (Cisterna di Latina) una delle aree actinidicole più importante d' Italia.

Nella Tab. 4 (clicca qui per scaricare le tabelle) sono riportati i risultati delle analisi di due tipologie di terreno in cui viene coltivata l'actinidia in provincia di Latina. Quello argilloso sito a Borgo Flora (Cisterna di Latina) sui tufi vulcanici e le pozzolane, ove si ottengono i migliori risultati produttivi; l'altro sabbioso è sito nel Comune di Sabaudia.



Considerazioni sulla scelta dei fertilizzanti
L'azoto, macroelemento di grande importanza per la vita dei vegetali viene assorbito dalla pianta sotto forma nitrica (la quale si origina dal processo di nitrificazione dell'ammoniaca), essendo idrosolubile, una parte di essa nel terreno subisce il dilavamento e si raccoglie nelle acque delle falde freatiche. In commercio vi sono formulati Isodur in cui l'azoto è protetto da un involucro che ne prolunga la durata e la cessione lenta. Una categoria di fertilizzanti è caratterizzata dall'azione inibitrice del processo di nitrificazione, per cui l'azoto rimane più a lungo a disposizione della pianta.



Epoca della somministrazione dei fertilizzanti
Con riferimento al ciclo biologico dell'actinidia, la somministrazione dei fertilizzanti minerali viene effettuata una settimana prima dell'apertura delle gemme (seconda decade di marzo) fino alla prima decade di giugno, in quanto lo sviluppo dei frutti avviene in massima parte nel mese di giugno, mentre a luglio si ha una stasi vegetativa mentre, negli altri mesi, gli incrementi dimensionali dei frutti risultano limitati. Somministrazioni tardive dell'azoto possono incidere negativamente sulla durata della frigoconservazione dei frutti.

Dopo la raccolta dei frutti, risulta utile la somministrazione di fertilizzanti minerali complessi per ripristinare, in parte, le riserve degli elementi minerali depauperati per la produzione dei frutti, allo scopo di cederli per una buona ripresa vegetativa.



Considerazioni conclusive
Per una idonea concimazione organico-minerale del kiwi occorre stimare la produzione quantitativa futura e calcolare i quantitativi e le formulazioni più appropriate dei fertilizzanti, allo scopo di fornire alla pianta gli elementi macro, meso e micro descritti nel presente lavoro.

Silvio Fritegotto e Renato Paduazzi

Le relazioni di Silvio Fritegotto e Renato Paduazzi sono state molto dettagliate sugli aspetti della fertirrigazione, come l'impiantistica, la scelta dei fertilizzanti idrosolubili, la compatibilità tra i vari elementi fertilizzanti da miscelare, la qualità delle acque, gli interventi e i materiali correttivi, gli strumenti per il monitoraggio. I rapporti tra gli elementi fertilizzanti del terreno e quelli da somministrare in base alla produttività dell'actinidieto.

Francesco Barchiese (nella foto a destra) ha relazionato sull'importanza della concimazione organica dell'actinidia descrivendo gli effetti positivi esercitati nel terreno e l'apporto di tutti gli elementi fertilizzanti che fornisce dopo i processi di trasformazione.

Per maggiori informazioni:
Dott. Agr. Ottavio Cacioppo
Email: ottaviocacioppo@gmail.com
Data di pubblicazione: