Radicchi del Veneto, si stilano i primi bilanci
"In VeronaMercato - spiega Benedetti - le tipologie di radicchio più rappresentative sono Rosso di Verona, detto anche semilungo; Rotondo o Chioggia; Treviso precoce; Treviso tardivo o Rosso tardivo. Il Verona da una decina di giorni ha prezzi in crescita, anche perché comincia a scarseggiare. Tutto sommato, comunque, l'annata commerciale può definirsi positiva per questa tipologia, dato che non vi sono state quasi mai quotazioni troppo basse".
Andamento diverso per il 'Chioggia'. Fino a dicembre le quotazioni sono rimaste piuttosto basse, complice una domanda poco vivace e quantità in gioco importanti. Poi, da gennaio, è iniziata una risalita costante che lo ha portato alle odierne quotazioni attorno a 1,70/1,80 euro/kg. "Per questa tipologia - precisa Benedetti - abbiamo riscontrato un forte interesse da parte delle aziende di quarta gamma. Forse perché, a causa del maltempo, vi era carenza di ortaggi a foglia. Ad ogni modo il Chioggia ne ha tratto beneficio e, da un mese a questa parte, i prezzi sono molto soddisfacenti".
Più deludente il mercato del Treviso tardivo. Le quantità importanti in gioco hanno fatto sì che i prezzi rimanessero sempre sulla soglia della delusione.
"La qualità generale del prodotto - conclude Benedetti - è sempre stata buona, così come è buona quella dei radicchi conservati in cella adesso. L'autunno e l'inverno sono stati poco piovosi e questo ha favorito la conservabilità. Il gelo ha danneggiato quantitativamente alcune produzioni, ma sul fronte qualità non possiamo lamentarci".