Nirosa 2, albicocca di belle speranze
Pianta di Nirosa
"Autofertile, di buon sapore, - ha esordito Foschi - con produttività regolare, buona tenuta sulla pianta e resistente a Sharka. Sono questi i i caratteri sui quali la ricerca si sta concentrando. Nell'ambito del progetto Maspes non abbiamo certo la smania di licenziare tante varietà. Attualmente l'attenzione è concentrata su Nirosa 2 che, pur se ancora in fase di valutazione, stanno dando buoni risultati".
Nirosa 2 matura in epoca Luna-Bora
Nirosa 2 matura in epoca Luna-Bora, è ben colorata, è autofertile e ha un buon sapore.
Nirosa 1, autofertile e di buon sapore
Foschi, parlando a una platea di oltre 50 persone fra agricoltori, tecnici e commerciali, ha portato avanti alcuni ragionamenti circa la scelta varietale. "Ricordiamo - ha sottolineato - che l'industria non gradisce varietà rosse, perché il colore non si adatta al risultato finale di succhi e marmellate. Questo lo dico perché a volte in campagna si sente dire che se una varietà non si vende nel canale del fresco, la si può sempre dirottare all'industria. E invece non è così per tutte".
Più che un convegno con relatore e spettatori, c'è stato un vero scambio di opinioni con i presenti. Alcuni hanno sottolineato che negli ultimi anni delle varietà non hanno prodotto nulla o quasi, come, ad esempio, Bora. Foschi ha replicato che è vero, anche se in realtà occorre verificare caso per caso. L'andamento meteo, la potatura, il microclima e la gestione dell'agricoltore sono tutti fattori che influiscono sulla produttività. Senza dimenticare che nel 2016 forti piogge in fioritura hanno compromesso tutta l'annata dell'albicocco.
"Non esiste la varietà perfetta per tutti - ha concluso Foschi - e io non mi sento certo di consigliarla. Il successo dell'albicocco dipende al 50% dalla varietà, ma al 50% dagli altri fattori fra cui la gestione da parte dell'agricoltore".