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Ne ha parlato il professor Carlo Fideghelli durante un convegno sul pesco

Sharka, serve un elenco varietale con i frutti senza sintomi

"L'agricoltore ha diritto di sapere se una varietà che vuole mettere a dimora è più o meno sensibile alla Sharka". Così si è espresso il professor Carlo Fideghelli, uno dei massimi esperti in frutticoltura, intervenendo a un convegno a Sommacampagna (Verona) organizzato dal Mercato di Villafranca nei giorni scorsi.


La fioritura è un buon momento per verificare la presenza di Sharka

"Tramite la bibliografia - spiega Fideghelli - ma soprattutto a tanti sopralluoghi in campo e confronti con tecnici e agricoltori, abbiamo stilato un elenco di varietà secondo la loro sensibilità alla virosi manifestata sui frutti. Perché, come penso sia chiaro a tutti, Sharka è presente in tutte le regioni d'Italia, quindi secondo me occorre conviverci, così come da anni fanno in Grecia".

Al convegno nel veronese Fideghelli ha indicato alcune varietà rispetto al comportamento a Sharka. Già la scorsa settimana abbiamo affrontato il tema con un intervento del ricercatore Alessandro Liverani (cfr. FreshPlaza del 10/03/2017).


Il professor Carlo Fideghelli (foto d'archivio)

Quello che va considerato è l'effetto sui frutti. Se Sharka decolora le foglie o si nota sui fiori, ma lascia indenni i frutti, allora significa che la malattia non intacca il buon esito commerciale della produzione. Ad esempio, Sugar Time, Rubirich, Rich Lady, Royal Pride, Lami Dolza, Summer Lady, Symphonie, Zee Lady, Big Top, Gea, Nectaross, Natasha, Orion, Nectagala, Alma 2, Maria Dolce, Iris Rosso, Alipersiè, Maria Bianca, Alirosada, Tendresse, Buco Incavato sono alcune fra le varietà che presentano frutti con, al massimo, leggeri sintomi di Sharka.


Nettarine in bins

Per contro, alcune varietà, anche molto rinomate, presentano alta sensibilità dei frutti, con la manifestazione della malattia che rende la commercializzazione problematica. Si tratta, fra le altre, di Royal Majestic, Royal Summer, Corindon, Big Bang, Carene, Pit Stop, Magique, Romagna Red.

"Dobbiamo cambiare mentalità - conclude Fideghelli - e ragionare in base alla commerciabilità dei frutti. Considerato che la malattia è ovunque, occorre privilegiare varietà con i frutti che vengono ignorati dai sintomi.