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Incontro sulla frutticoltura presso l'OP Eco Farm: come il parco varietale cambia al mutare dei mercati

E' stato largamente partecipato il VI Incontro - dibattito sulla frutticoltura, tenutosi lo scorso 9 marzo a Riesi (provincia di Caltanissetta), che ha visto il coinvolgimento diretto dei produttori locali aderenti alla OP Eco Farm, organizzatrice del meeting.

L'incontro è stato incentrato sul tema "Innovazione varietale e riscoperta delle tipicità", attorno al quale si è discusso ampiamente grazie al parterre qualificato di relatori, introdotti dal presidente dell'Eco Farm, Enrico Patrì, che ha moderato i lavori.



"Quante volte ci siamo chiesti su quali varietà l'impresa agricola deve puntare alla luce di una nuova fase di mercato che predilige i prodotti tipici del nostro territorio - ha detto Patrì, durante il saluto ufficiale agli intervenuti - Si è chiuso un ciclo di relativa instabilità e se n'è aperto un altro, che vede il futuro con più ottimismo, nel quale le aziende agricole dovranno abituarsi a interpretare le richieste provenienti dal mercato".



"Di fronte a questo scenario, la Eco Farm cercherà di dare le giuste indicazioni - ha proseguito il presidente - proponendosi come punto di riferimento per le aziende del territorio, ma soprattutto per le aziende associate alla OP".

Nel corso della serata è stato fatto il punto rispetto ai cambiamenti colturali in atto, che fanno registrare, localmente, un aumento delle coltivazioni di albicocche, mandorle e cacomela, mentre sono sostanzialmente diminuiti gli impianti di pesche, soprattutto quelle tardive. Per quanto riguarda l'uva Italia e Red Globe la situazione al momento è stabile. Continua crescita invece per le uve apirene, che riscontrano grande consenso nel mercato del Nord Europa.



Altro dato saliente emerso riguarda le pesche, per le quali si segna una situazione preoccupante, perché nel corso degli ultimi anni è stato estirpato il 40% della produzione tardiva che precedentemente rappresentava un punto di forza del territorio. Il dato è tanto più grave se si pensa che le cultivar eliminate non sono state rimpiazzate con le nuove varietà. Ciò rischia di portare, nell'arco di pochi anni, alla perdita della tipicità della pesca siciliana e pertanto bisogna intervenire affinché siano impiantate nuove varietà tardive.

"Alla luce di queste considerazioni, ha spiegato ancora il presidente Patrì, sarebbe auspicabile continuare a impiantare albicocche, soprattutto delle varietà che maturano anche ad agosto, perché fin qui ci siamo troppo concentrati con le coltivazioni primizie. E invece dovremmo evitare da una parte picchi e dall'altra gap di produzione".

L'intervento successivo durante il convegno che ha visto un ampio excursus sulle innovazioni in frutticoltura, soprattutto per quanto concerne le varietà di albicocche.

"Proponiamo nuove cultivar per i produttori soci dell'Op Eco Farm - spiega infatti Edwige Remy, Responsabile Italia di International Plant Selection - Eco Farm, per IPS è un bell'esempio di scommessa sull'innovazione varietale che punta su varietà autofertili e produttive richieste dal mercato, sia di albicocco sia di pesco, che hanno dato molte soddisfazioni ai produttori". 



A seguire, alcuni interventi tecnici a partire da quelli di Raffaele Berardi e Pietro Cimatti, che hanno parlato delle soluzioni Tradecorp per la corretta nutrizione dei fruttiferi e del panorama varietale delle pesche tardive in Sicilia.





Poi la volta di Antonio Mastropirro, della Agriproject, con un'interessantissima panoramica sull'uva da tavola apirene che, (purtroppo a discapito delle varietà tradizionali), incontra sempre maggiore consenso del consumatore finale.



Ed ancora la relazione di Dino Reina, della Biogard, che ha illustrato l'applicazione della confusione sessuale sulle colture oggetto della serata.



La chiusura dei lavori è toccata a Maurizio Fiorenza, direttore commerciale di EcoFarm, con un focus sull'attuale situazione del mercato frutticolo italiano che "sta attraversando un periodo di forte variabilità, sia per quanto riguarda la domanda che per quanto concerne l'offerta". 

"Forte di un prodotto che a livello qualitativo non presenta eguali - ha aggiunto Fiorenza - abbiamo promosso una campagna di marketing e di promozione indirizzata principalmente ai grandi gruppi della GDO e DO sia nazionale sia estera, utilizzando un sistema di comunicazione che va incontro alle esigenze di queste ultime".



"In tempi non sospetti abbiamo avuto seguito l'intuizione di implementare un sistema di rintracciabilità, al fine di permettere al consumatore di conoscere tutte le fasi di produzione e distribuzione del prodotto - ha spiegato Fiorenza - Queste procedure, molto gradite specialmente ai clienti più importanti come le grandi catene di supermercati, hanno permesso di consolidare partnership che hanno segnato il successo della Eco Farm, con importanti soddisfazioni per i nostri produttori".

Per maggiori informazioni:
O.P. Eco Farm s.r.l. 
Sede Legale: Viale della Regione, 232 
93100 Caltanissetta 
Stabilimenti: C.da Judeca 
93011 Butera (CL) 
Tel.: 0934 921558 
Fax: 0934 922362
Email: info@ecofarmitalia.com
Web: www.ecofarmitalia.com
Data di pubblicazione: