La maculatura bruna sta diventando un problema per l'agrumicoltura mediterranea
Ricercatori dell'Università degli Studi Aldo Moro di Bari, dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria e dell'Università di Torino hanno lavorato insieme per caratterizzare le principali specie di Alternaria coinvolte, anche in relazione alla loro capacità di produrre micotossine al fine di predisporre opportune strategie di difesa.
Venti ceppi sono stati selezionati da una collezione di 180 isolati di Alternaria spp. prelevati da foglie e frutti di agrumi, 10 ceppi provenienti dalla Spagna e 10 provenienti dall'Italia. Essi sono stati caratterizzati utilizzando ceppi di riferimento di Alternaria spp.
Le caratteristiche micro- e macroscopiche individuate nella maggior parte degli isolati di Alternaria sono state suddivise in sei morfotipi riconducibili ad A. alternata e A. arborescens. Risultato confermato anche dalle analisi filogenetiche, basate su endopoligalatturonasi (endoPG) e su alcune regioni ribosomiali (ITS).
"Un'altra analisi filogenetica ha prodotto un'ulteriore suddivisione di Alternaria in tre gruppi - spiega il patologo Antonio Ippolito dell'Università di Bari - Le analisi filogentiche suggeriscono l'esistenza di una variabilità molecolare intra-specifica. Gli isolati indagati hanno mostrato diversi gradi di virulenza su foglie e frutti. In particolare, la patogenicità sui frutti sembrava essere correlata al tessuto di isolamento e al gruppo molecolare".
Il comportamento micotossigeno degli isolati di Alternaria è stato anche studiato mediante analisi dell'acido tenuazonico (TEA) che è la micotossina più abbondante (0,2-20 mg / L). Gli isolati sintetizzano anche altre micotossine come alternariolo (AOH) e il suo derivato alternariolo monometil etere (AME), e altenuene (ALT), anche se in misura minore.
"La produzione di AME è variata significativamente tra i sei morfotipi - continua Simona Sanzani dell'Università di Bari - L'espressione dei geni biosintetici di AOH/AME non è stata correlata con la produzione effettiva di tossine, ma era significativamente differente tra i due genotipi e tra i quattro gruppi molecolari. Infine, dieci isolati hanno dimostrato di esprimere i geni biosintetici della fitossina ACTT1, e quindi di essere inclusi nell'Alternaria 'patotipo tangerino'".
I ricercatori hanno individuato una significativa correlazione tra patogenicità sulle foglie e l'espressione genica di ACTT1. Quest'ultima dipendeva significativamente dalla zona geografica. La presenza diffusa di Alternaria spp. su agrumi e la loro capacità di produrre micotossine potrebbe rappresentare una seria preoccupazione per i produttori e i consumatori.
In conclusione, l'Alternaria degli agrumi rappresenta un patosistema interessante, poiché il fungo è un saprofita comune su foglie e frutti nell'agrumeto, ma è in grado di trasformarsi in un agente patogeno in condizioni opportune. Nello studio, la maggior parte degli isolati appartenevano a A. alternata f. sp. citri patotipo tangerino morfotipo alternata.
Nel tentativo di contrastare le malattie degli agrumi, lo sviluppo di cultivar resistenti attraverso il miglioramento genetico appare la via da perseguire dal momento che la resistenza degli agrumi alla maculatura bruna da Alternaria è ereditata come carattere recessivo. Inoltre, nel breve termine ulteriori indagini su epidemiologia, attività fungicida e momento di applicazione potrebbero migliorare il contenimento della malattia.
Fonte: Francesca Garganese, Leonardo Schena, Ilenia Siciliano, Maria Isabella Prigigallo, Davide Spadaro, Anna De Grassi, Antonio Ippolito, Simona Marianna Sanzani, 'Characterization of Citrus-Associated Alternaria Species in Mediterranean Areas', 2016, PLOS ONE | DOI:10.1371/journal.pone.0163255