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Intervista a un operatore del settore

Logistica e trasporto: in Italia e' tutto da rifare

"Il trasporto refrigerato lo abbiamo inventato noi italiani. Ad oggi tutto il mondo, o quasi, ci ha superato. In Olanda la logistica la insegnano ai giovani. Nel frattempo noi organizziamo manifestazioni e forse scioperi. Ma contro chi?".

Massimo Savini, dell'azienda di logistica RLA, è nel settore da decenni. Dopo aver letto la notizia sulla manifestazione della prossima settimana (cfr. FreshPlaza del 7/03/2017) ha tratto le seguenti considerazioni.

FreshPlaza (FP): Cosa ne pensa della manifestazione di protesta indetta per il 18 marzo?
Massimo Savini (MS): Penso che vada bene tutto, però mi chiedo a che pro. E soprattutto, contro chi... I soggetti sono tre: l'autotrasporto, le associazioni, lo Stato. La nostra situazione di crisi è dovuta anche a delle imprese estere che, nella maggior parte dei casi, sono più efficienti di noi perché sono aggregate e di dimensioni notevoli. Non credo si voglia scioperare contro di loro.



FP: Però si chiedono regole uguali per tutti.

MS: Su questo non c'è dubbio. Le leggi ci sono e vanno rispettate. Se qualcuno non le rispetta, le autorità e le forze dell'ordine devono intervenire. Ma su questo fronte non servono scioperi, bensì correttezza da un lato e controlli dall'altro. E lancio anche una provocazione, che come tale deve essere presa: se tutti rispettassero le regole, aumenterebbero i costi? E il mondo ortofrutticolo è pronto per sostenerli?

FP: Lei lancia un sasso in piccionaia. Andiamo più a fondo: quali sono i limiti della logistica italiana?
MS: Siamo rimasti indietro. Il trasporto refrigerato è nato da noi, e ora temiamo tutti. In Olanda la logistica viene insegnata ai giovani. Nel nostro Paese mancano le piazzole di sosta, che sono la base della base, figuriamoci se c'è una vera mentalità logistica. Anche i migranti hanno capito che l'Italia è tutta una banchina portuale, mentre solo noi non l'abbiamo capito; infatti sono pochissimi i porti attrezzati e vivi per la movimentazione di ortofrutta.



FP: Lo Stato cosa può fare per sostenere il settore?
MS: Lo Stato deve fare leggi che siano adeguate all'odierna realtà. Io non credo ai regali e alle scappatoie, ma alle regole giuste. Dobbiamo adeguarci al mondo che cambia, perché il mondo non si adegua di certo al nostro passo lento.

FP: E il settore come dovrebbe cambiare?
MS: Facendo aggregazioni e accordi, ma non solo a livello nazionale, bensì europeo. Dobbiamo guardare ad aziende di altri paesi, così da creare una rete logistica ramificata e che aiuti ad abbassare i costi.



FP: Non crede agli sconti sul gasolio? Li reputa palliativi?
MS: Al di là del costo del carburante, credo che servano intelligenza e lungimiranza. In Italia abbiamo abbandonato da anni, anzi, forse non l'abbiamo mai avuta, una seria politica sulla logistica. Se facciamo i conti, costa più un trasporto dalla Sicilia a Milano che non portare ortofrutta via nave in Africa (cfr. FreshPlaza del 5/12/2016, ndr). E' chiaro quindi che non è solo una questione di costo di carburante, ma una organizzazione complessiva.

Contatti

Massimo Savini
Rete logistica agroalimentare
Via Dell'Arrigoni 308, Cesena
Tel: (+39) 0547/657840
E-mail: info@rlaitalia.it
Sito: www.rlaitalia.it