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Svizzera: impatto economico della Drosophila suzukii su ciliegio dolce

In Svizzera la Drosophila suzukii fu ritrovata per la prima volta nel 2011 e, da allora, ha causato danni e costi ricorrenti per i coltivatori di frutti di bosco e di ciliegie; pertanto gli esperti suggeriscono un approccio di lotta integrata basata sull'utilizzo di diversi metodi di difesa: dai trattamenti insetticidi all'uso di reti anti-insetto, pensati su misura per soddisfare le esigenze delle colture in base alle condizioni locali prevalenti.

Il controllo di D. suzukii rappresenta un onere economico considerevole per i coltivatori, in termini di materiali, attrezzature, nuove infrastrutture e del lavoro supplementare. "Tuttavia, gli stessi coltivatori che investono saggiamente le loro risorse in una gestione integrata per fornire prodotti senza macchia sono ricompensati con alti profitti", spiega Dominique Mazzi di Agrosocope (Switzerland).

E' quanto emerso da un'indagine condotta tra 2015 e 2016, intervistando direttamente i frutticoltori, per valutare l'impatto dell'introduzione e conseguente insediamento di D. suzukii sulla produzione di ciliegie dolci svizzere. In Svizzera, la produzione di ciliegie è destinata per oltre il 50% al consumo fresco, per un valore annuo di 30 milioni di franchi svizzeri; oltre il 40% è destinata alla distillazione e il rimanente viene lavorato dall'industria.



Per l'indagine sono stati intervistati 111 produttori nel 2015 e 298 nel 2016: è stato chiesto loro quali sono le misure adottate per controllare D. suzukii. Dall'elaborazione delle informazioni raccolte, è emerso che in generale i coltivatori intervistati hanno osservato tutte le misure consigliate:
  1. di sorveglianza attraverso il controllo visivo dei frutti e il monitoraggio con le trappole;
  2. igienico-sanitarie raccogliendo tutti i frutti, rimuovendo quelli caduti e anticipando la raccolta;
  3. di controllo con insetticidi e reti.
In generale, i metodi più diffusi per ridurre i danni sono stati l'uso di insetticidi (quasi l'80% degli intervistati) e la raccolta di tutti i frutti (93% e il 59% degli intervistati rispettivamente nel 2015 e 2016). Mentre quasi un terzo degli intervistati ha disposto reti di protezione.

Sulla base delle misure di difesa adottate dai produttori, è stata fatta una valutazione economica di diversi scenari, in modo tale da fornire indicazione quantitativa dei costi sostenuti potenzialmente. La stima dei costi sostenuti dipende dal grado di estensione dell'infestazione. Nell'ipotesi che un produttore svizzero adotti le diverse misure di controllo, il costo della difesa integrata del ciliegio può variare da 660 a 1800 franchi svizzeri a ettaro.

Mazzi conclude: "Con il nostro lavoro vogliamo favorire un maggior coinvolgimento delle parti interessate nell'adozione di una gestione integrata degli insetti dannosi, fornendo ai produttori le informazioni e gli strumenti necessari."

Fonte: Dominique Mazzi, Esther Bravin, Manuela Meraner, Robert Finger, Stefan Kuske, 'Economic Impact of the Introduction and Establishment of Drosophila suzukii on Sweet Cherry Production in Switzerland', 2017, Insects, Vol. 8, 18; doi:10.3390/insects8010018