Agrinsieme: per la PAC non basta una 'aggiustatina'
Secondo Agrinsieme (il coordinamento tra Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Cia, Confagricoltura e Copagri) nella PAC "vanno modificate le parti che hanno creato problemi, come l'applicazione delle misure ecologiche del greening e l'estrema burocrazia di tutte le procedure che risultano in gran parte più complicate rispetto alla precedente programmazione". Il coordinamento chiede poi di avere i dati statistici dei primi due anni di programmazione mai forniti da Bruxelles, come anche di rivedere i criteri dei pagamenti diretti.
La Coldiretti punta il dito sulla necessità di avere nuovi parametri di ripartizione delle risorse PAC. "Se rimarranno tali - avverte - rischiamo di perdere circa un 23% del valore che ci è stato dato nella precedente programmazione, circa 6 miliardi, 870 milioni l'anno".
Sul capitolo giovani, bene gli aiuti concessi per avviare le loro attività ma serve facilitare l'accesso al credito per permettere loro di mantenerle. UeCoop, infine, ricorda che tutte le proposte devono essere fatte guardando al futuro in vista della PAC del 2020, mentre l'Unci chiede più fondi al settore biologico, a fronte di un probabile calo.