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In Europa 640 mila occupati nello shipping

Oltre mezzo milione di persone impiegate direttamente. 57 miliardi di contributo al Pil europeo nel 2015. Un flusso occupazionale pari a poco più di due milioni di persone, equivalente a un prodotto interno lordo di 140 miliardi. È l'"economia blu", lo shipping, il settore dei trasporti marittimi nell'ultima analisi dell'Oxford Economics commissionata dall'European Community Shipowners' Association (ECSA), l'associazione europea degli armatori. Dati che aprono la European Shipping Week (Bruxelles, 27 febbraio-3 marzo), la settimana europea dello shipping, la principale manifestazione europea che vede la partecipazione dei maggiori attori internazionali del trasporto marittimo, con convegni e seminari sulle questioni di maggiore attualità.

Ciascuna delle 640 mila persone occupate direttamente nel 2015 ha generato una produttività del valore di 89 mila euro, superiore a quella del settore manifatturiero e sanitario. Di questi 640 mila, la grande maggioranza sono imbarcati (561 mila, l'81 per cento). Di questi imbarcati, la maggioranza sono cittadini non UE (309 mila, il 60 per cento), 207 mila (il 40 per cento) sono invece i cittadini UE o residenti nello Spazio Economico Europeo. 124 mila sono i lavoratori a terra (19 per cento del totale). Infine, sempre dei 640 mila impiegati diretti, 347 mila lo sono nel trasporto marittimi delle merci, 191 mila nei passeggeri, 68 mila nell'offshore e 7 mila nel noleggio e nel leasing.

"Anche se è solo una stima, la percentuale dei marittimi UE/SEE sembra rimanere abbastanza stabile. Un segnale positivo date le circostanze di mercato difficile per le compagnie marittime europee", commenta il segretario generale ECSA Patrick Verhoeven. "Gli ultimi dati di Oxford Economics – continua - sottolineano che la navigazione mercantile rimane un solido contributo per la crescita e l'occupazione europea. Rispetto al 2013 si assiste a un modesto incremento tanto dell'occupazione che del valore aggiunto".
Data di pubblicazione: