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Film di amido per il confezionamento dei mirtilli

La sostenibilità del packaging è un aspetto importante per l'innovazione del sistema alimentare e può influenzare la decisione di acquisto per i prodotti freschi.

I ricercatori del Disafa dell'Università di Torino hanno valutato la performance qualitativa e l'accettabilità per i consumatori di tre film di amido utilizzati per il confezionamento in atmosfera modificata (MAP) di mirtilli (cv. Duke) che sono stati conservati sottoponendoli a sbalzi di temperatura.

Le pellicole utilizzate per il confezionamento sono state: un film commerciale in polipropilene macroforato (F1) che viene effettivamente utilizzato nella distribuzione al dettaglio italiana (Trepack, Italia, 25 micron) e tre film biodegradabili e compostabili non commerciali e non perforati (prototipi, Novamont, Italia - F2 da 25 micron; F3 da 15 micron; F4 da 25 micron). I mirtilli sono stati monitorati per un massimo di 18 giorni, durante i quali sono stati conservati a 1°C per 15 giorni e a 20°C per 3 giorni.



Il tasso di respirazione dei mirtilli e la permeabilità delle pellicole hanno determinato le condizioni iniziali atmosferiche (0,2 kPa CO2 e 21,2 kPa O2) all'interno di ciascuna confezione che hanno di conseguenza influenzato la composizione dei gas dello spazio di testa e i parametri di qualità dei frutti.

Dai risultati è emerso che il film F3 è stato quello che meglio ha controllato i valori di O2 all'interno della confezione fino alla fine della conservazione (5,7 kPa) e ha preservato il più alto contenuto di antocianine (156,21 C3G mg/100 g PF) e la maggior capacità antiossidante (22,18 Fe2+/kg) dei frutti a 20°C.

Fonte: Nicole R. Giuggioli, Vincenzo Girgenti, Cristiana Peano, 'Qualitative performance and Consumer Acceptability of Starch Films for the Blueberry Modified Atmosphere Packaging Storage', 2017, Polish Journal of Food and Nutrition Sciences, 2017, Vol. 67, No. 2, pp. 129–136. DOI: 10.1515/pjfns-2016-0023