Prezzi al consumo a febbraio 2017: online le stime preliminari
Analogamente a quanto accaduto nel mese precedente, l'accelerazione dell'inflazione a febbraio 2017 è per lo più ascrivibile alle componenti merceologiche i cui prezzi sono maggiormente volatili e in particolare agli alimentari non lavorati (+8,8%, era +5,3% a gennaio) e ai beni energetici non regolamentati (+12,1%, da +9,0% del mese precedente). A rafforzare l'inflazione c'è poi l'accelerazione della crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,4%, da +1,0% di gennaio).
Di conseguenza, l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si porta a +0,6%, da +0,5% del mese precedente mentre quella al netto dei soli beni energetici sale a +1,3% da +0,8% di gennaio.
L'aumento congiunturale dell'indice generale dei prezzi al consumo è principalmente dovuto ai rialzi dei prezzi degli alimentari non lavorati (+3,0%), dei servizi relativi ai trasporti (+1,0%) e dei beni energetici non regolamentati (+0,5%).
Il rialzo congiunturale dei prezzi degli alimentari non lavorati è dovuto in primo luogo agli aumenti dei prezzi dei vegetali freschi (+12,5%) che segnano, su base annua, un'accelerazione della crescita particolarmente marcata (+37,3%, era +20,4% a gennaio), su cui incide il confronto con febbraio 2016 mese in cui i prezzi dei vegetali freschi, invece, erano in calo (-1,3%); sono in aumento su base mensile anche i prezzi della frutta fresca (+2,0%) con una crescita tendenziale che si amplia di 2,1 punti percentuali (+9,4%, era +7,3% il mese precedente).
L'inflazione acquisita per il 2017 risulta pari a +1,0%.