Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
A un anno dall'avvio, presentati i risultati del progetto

Iniziativa Buoni e Giusti Coop: solo due imprese fuorilegge su 70mila

La campagna Coop "Buoni e Giusti" ha dato i suoi risultati. Presentata un anno fa, ha portato a ispezionare a campione 270 aziende agricole sospendendone due per gravi problemi di sicurezza. Le due imprese sospese erano appartenenti alla filiera del pomodoro. Nel progetto sono coinvolti 832 fornitori per un totale di 70mila aziende agricole.


Enrico Migliavacca, vicepresidente Coop Italia e Maura Latini, direttrice Coop Italia.

Questi i dati presentati da Maura Latini, direttore generale Coop Italia, durante il convegno "La legalità nel lavoro agricolo" svoltosi ieri mattina 27 febbraio 2017 a Milano, a Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano.

"Siamo partiti nel 2015 – ha esordito la direttrice Latini – controllando la filiera delle clementine e delle arance Navel. Poi nel 2016, dopo la presentazione a Roma a marzo, è partito il controllo per le filiere di fragole, pomodoro Pachino, lattuga, meloni, pomodoro da industria e uva da tavola. I controlli sono effettuati da un ente esterno, Bureau Veritas, che si occupa delle verifiche ispettive in campo".


Maura Latini direttrice di Coop Italia.

"Solo due casi gravi e qualche imperfezione, che però è stata prontamente corretta, rappresentano un risultato incoraggiante - ha detto Maura Latini – ma non va dimenticato che Coop parte da una posizione privilegiata, dato che non sono mai mancati controlli a campione. E poi ci siamo sempre riferiti a una platea di fornitori affidabili".

Nella filiera del pomodoro, che più di altre è a rischio anche per via della raccolta a mano effettuata al Sud d'Italia, le ispezioni sono state 48, prevalentemente in Puglia e Campania, ma anche Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana.



"Nelle altre filiere controllate nel 2016 – ha aggiunto la direttrice – sono state rilevate in pochi casi alcune mancanze in materia di norme di sicurezza, su cui è stato chiesto un pronto intervento".



Il vice presidente di Coop Italia, Enrico Migliavacca, ha ricordato che Coop nel 1998 è stata la prima in Europa, e l'ottava al mondo, ad adottare lo standard SA8000 per ottenere precise garanzie in tema di responsabilità sociale dai propri fornitori di prodotto a marchio.