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Intervista ad Alan Pollard della Pipfruit New Zealand: il mercato delle mele si muove verso Oriente

Il raccolto di mele di quest'anno sarà record, per la Nuova Zelanda. L'amministratore delegato di Pipfruit New Zealand, Alan Pollard, ha dichiarato: "Abbiamo avuto ottime condizioni di coltivazione, finora. C'è stata un po' di grandine, ma niente paragonabile all'anno scorso e tutte le regioni sperimenteranno una crescita di produzione. Le giornate calde e le notti fresche preannunciano una buona stagione, con frutti di ottima qualità e il raccolto più grande mai prodotto".

Per il 2017 le stime di raccolto appena completate mostrano una previsione di 584mila ton che annullerà il precedente record di 560mila ton ottenuto nel 2004.



Il raccolto del 2017, prodotto su 9.500 ettari, mostra un grande aumento di produttività rispetto al record precedente ottenuto nella stagione del 2004, che vide un'areale di ben 13.500 ettari.

"Stiamo usando metodi diversi di coltivazione e piantando nuove varietà come la Envy, che ci danno una resa più elevata. Questo, insieme alle ulteriori piantagioni sta contribuendo ad alimentare la nostra crescita".

Nel 2012 il settore neozelandese delle pomacee si era prefissato di diventare un settore d'esportazione da un miliardo di dollari entro il 2022.

Si tratta del primo settore primario più grande ad avere raggiunto l'obiettivo del governo di raddoppiare le esportazioni, passando da 341 milioni di dollari nel 2012 a circa 720 milioni di dollari registrati l'anno scorso.

Il settore si aspetta di raggiungere l'obiettivo di un miliardo di dollari molto prima di quanto previsto e sta già mirando alla soglia dei 2 miliardi di dollari.

Mercati in cambiamento
Negli ultimi anni, le esportazioni di mele dalla Nuova Zelanda hanno assistito a una grande transizione da occidente a oriente. L'anno scorso il 41% circa delle esportazioni di mele neozelandesi totali è andato in Asia, mentre nel 2004 il volume spedito in questo mercato era solo del 13%. Non passerà molto prima di arrivare al 50%.

"Abbiamo alcune varietà esclusive che sono molto popolari e possono ottenere prezzi premium. La varietà New Zealand Queen per esempio, ha un presenza molto forte sul mercato cinese e abbiamo prodotto alcune varietà rosse dolci e di grandi dimensioni di ottima qualità, che sono popolari in tutta l'Asia".

Tuttavia, la Nuova Zelanda non ha dimenticato i suoi mercati tradizionali. La Germania è ancora il mercato principale, seguito da quello USA e del Regno Unito, ma ora Taiwan rappresenta il quarto acquirente più grande, dopo aver registrato una crescita enorme negli ultimi anni. "Nel 2013 il governo neozelandese ha siglato un accordo di cooperazione economica con Taiwan. A quel tempo avevamo un dazio doganale del 20% che, grazie all'accordo, è stato subito eliminato. I nostri volumi sono passati da 8mila ton nel 2013 a 34mila ton l'anno scorso".

L'embargo russo e le crescenti capacità di stoccaggio dei produttori europei
La Polonia esportava circa 750mila ton di mele in Russia prima che l'embargo entrasse in vigore un paio di anni fa. Per questo volume, insieme a quello di altri produttori europei, ci si è trovati improvvisamente a dove individuare nuovi mercati. I produttori europei stanno anche sviluppando le tecniche di immagazzinamento. Che impatto ha avuto tutto ciò sulle esportazioni neozelandesi in Europa?

"Ci preoccupiamo sempre delle implicazioni di questo genere di cose - ha ammesso Alan - Tuttavia, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal fatto che l'impatto è stato relativamente minore per le esportazioni neozelandesi. I mercati di Regno Unito ed Europa apprezzano la nostra frutta e il suo arrivo è sempre atteso con impazienza".

"Osserviamo costantemente quello che fanno gli altri mercati e abbiamo visto che la Cina esporta di più in altri mercati asiatici, ma siamo fortunati ad avere le nostre varietà esclusive desiderate dai consumatori di tutto il mondo. Avere i diritti di proprietà intellettuale per queste varietà ci aiuta a mantenere un vantaggio competitivo. Produciamo anche frutta con i residui più bassi di qualsiasi altro Paese al mondo e questo è importante in ogni mercato, al giorno d'oggi".

"Non si può considerare la Cina come un mercato singolo. La Nuova Zelanda serve un mercato di nicchia premium, dove ci sarà sempre richiesta, ma abbiamo bisogno di rimanere in testa. Penso che ci sarà sempre una richiesta per le nostre mele di alta qualità".

Protezione del raccolto e carenze di manodopera
L'interesse nella coltivazione in ambiente protetto sta aumentando in Nuova Zelanda, dato che alcune zone sono maggiormente colpite dalla grandine. I prezzi delle reti erano elevati, ma anche assicurarsi contro la grandine lo è. Al momento ci sono opzioni più efficienti a livello di costi con le reti, ma nonostante questo, tale soluzione non è ancora sufficientemente adottata in tutta la Nuova Zelanda.

La manodopera rappresenta anch'essa una, sfida in Nuova Zelanda, soprattutto a causa del fatto che volumi e rese continuano ad aumentare, mentre la finestra della raccolta resta sempre la stessa. "Le nostre stime ci dicono che in questa stagione potremmo essere a corto di qualche migliaio di braccianti - ha spiegato Alan - Al momento stiamo, la nostra priorità è di fornire impiego ai disoccupati neozelandesi e formarli con le conoscenze e abilità necessarie per il lavoro".

Pipfruit New Zealand sta lavorando con scuole, organizzazioni terziarie, formatori e dipendenti per fornire programmi che innanzitutto creeranno interesse nel settore e poi creeranno personale con le competenze necessarie per i prossimi 20 anni e oltre. "Le nostre stime sostengono che ci sarà bisogno di 5.000 persone in più entro il 2025".

Alan ha concluso: "Dobbiamo promuovere l'agricoltura prima di tutto come un'opzione di carriera fattibile e credibile e poi puntare a sviluppare competenze nel settore delle pomacee. Dobbiamo mostrare alle persone che il settore è molto di più che raccogliere frutta e guidare un carrello elevatore. Le nostre attività integrate verticalmente sono altamente sofisticate e offrono una gamma di posti di lavoro altamente qualificati e gratificanti". 

Per maggiori informazioni:
Alan Pollard
Pipfruit New Zealand
Tel: +64 6 8737080
Email: alan.pollard@pipfruit.co.nz

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: