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Focus sul mercato globale dei meloni e delle angurie

L'emisfero nord si sta approvvigionando di meloni dall'emisfero sud. In questo mercato l'America Latina è dominante, ma la fornitura è irregolare. I coltivatori spagnoli hanno osservato un calo nei volumi brasiliani, il Belgio è stato recentemente inondato dal prodotto e gli importatori olandesi temono che il ritardo nella fornitura dalla Costa Rica farà sì che essa arrivi sul mercato tutta in una volta. I commercianti USA e cinesi non sono così preoccupati. Il mercato è stabile. L'Australia si sta impegnando nell'allungare della stagione e ha come obiettivo il mercato internazionale. Il Sudafrica è minacciato da una fornitura eccessiva dopo che molti produttori sono passati alla coltivazione delle angurie per via del successo nella stagione precedente.

I produttori siciliani sono sollevati
Nell'area siciliana di Licata, nota per la produzione di melone cantalupo retato di varietà Red Falcon, le misure preventive per scongiurare attacchi di virosi del melone si sono rivelate efficaci, grazie a coperture con tessuto-non-tessuto e chiusura di tutte le aperture mediante reti anti insetto che hanno ostacolatola Bemisia, vettore della virosi. Dopo due mesi - dicembre 2016 e gennaio 2017 - densi di preoccupazioni, la situazione è migliorata. I frutti hanno le dimensioni di un'arancia e la raccolta è programmata per aprile.

Sul mercato all'ingrosso si trovano meloni da Brasile e Marocco. Sulla piazza di Verona, i prezzi variano a seconda dell'imballaggio, del Paese d'origine e della varietà. I meloni retati brasiliani hanno un prezzo di 1,90 euro/kg, mentre quelli marocchini di calibro 5/6 costano 2,90 euro/kg. I meloni Charentais provenienti da diversi Paesi e in confezioni da quattro hanno un prezzo di 4 euro/kg. I meloni gialli brasiliani, in confezioni da sei, hanno un prezzo di 0,95 euro/kg.



Spagna: incremento nei prezzi, calo nella fornitura
I meloni Piel de Sapo brasiliani dominano il mercato spagnolo. Si tratta della tipologia più consumata in Spagna e il Brasile è uno dei pochi Paesi dell'America Latina in cui si può coltivare questa varietà. In estate anche le angurie sono popolari, ma la fornitura è soprattutto locale. All'inizio della stagione (marzo e aprile) c'è spazio per le importazioni dal Senegal, dove le società spagnole stanno investendo.

Il clima è stato favorevole durante la stagione brasiliana, ma le piogge torrenziali stanno facendo diminuire la produzione e i prezzi stanno aumentando velocemente dopo la stabilità raggiunta a gennaio. Negli ultimi 15 giorni la fornitura è diminuita del 40%, mentre la richiesta è aumentata.

I breeder spagnoli stanno facendo gli straordinari perché i produttori hanno iniziato a impiantare. Negli ultimi due anni molti coltivatori sono passati alle angurie dal momento che generano profitti maggiori. È ancora incerto come si svilupperanno le cose in questo senso.

La Francia importa dall'Africa
I primi meloni da Senegal e Marocco sono arrivati sul mercato francese. La fornitura è composta principalmente da meloni Charentais con un prezzo di 2,80 euro.

Paesi Bassi: la fornitura dalla Costa Rica è in ritardo. Arriverà tutta insieme?
Attualmente il mercato dei meloni sta affrontando dei ritardi nella fornitura costaricana causati dal maltempo. Di conseguenza, l'offerta è molto limitata, in particolare per quanto riguarda le angurie e i meloni Cantalupo. L'Honduras ha una fornitura sufficiente di meloni Galia, ma non è in grado di coprire la carenza con i meloni Cantalupo. Il Brasile sta ancora spedendo i meloni gialli, fornitura che si sta leggermente sovrapponendo con quella costaricana.

Il prezzo dei meloni gialli, che è di 9 euro, è ancora ragionevole, ma a causa dei grandi volumi le vendite non sono elevate. L'Honduras sta inviando una fornitura sufficiente di meloni Galia, ma la qualità dei frutti è già un po' deludente. Anche il prezzo di questi meloni (attualmente 5-6 euro) si mantiene basso. Tra qualche settimana gli importatori temono che ci sarà un po' di panico sul mercato dato che la fornitura in ritardo potrebbe arrivare in Europa tutta insieme.

Il Belgio è inondato dai meloni
Il Brasile ha spedito un volume eccessivo di meloni sul mercato belga, perciò i prezzi sono diminuiti. Un importatore stima che l'Europa può assorbire circa 100 container alla settimana, ma per alcune settimane ne sono arrivati anche 180. "Naturalmente a volte il consumo può aumentare o diminuire, ma l'impatto di queste fluttuazioni è minimo".

La campagna è stata deludente in termini di prezzo. Durante gran parte della stagione le quotazioni delle angurie sono state di 0,60 euro; attualmente il prezzo è arrivato fino a 1,30 euro. Si è trattato di un aumento necessario dato che i commercianti hanno avuto delle perdite di profitto nel corso della stagione. Anche i prezzi dei meloni gialli, verdi e Cantalupo sono stati deludenti. Solo quelli dei meloni Charentais hanno raggiunto livelli piuttosto buoni. Oltre al Brasile, anche Honduras e Guatemala sono sul mercato.

I norvegesi amano le angurie ma solo d'estate
A causa del clima freddo la richiesta di meloni è quasi nulla in Norvegia. Secondo un commerciante le angurie sono senza dubbio i frutti preferiti tra i consumatori norvegesi. Un importatore ha spiegato che la richiesta per altre varietà di meloni o per varietà più piccole è limitata durante l'alta stagione (estate). Le angurie spagnole sono solitamente le più richieste in stagione, tra maggio e settembre. Al momento le importazioni dall'Ecuador stanno procedendo senza grandi problemi.

I produttori israeliani stanno perdendo denaro
I produttori israeliani stanno facendo programmi per la prossima stagione e stanno affrontando decisioni difficili dopo le difficoltà registrate l'anno scorso sul mercato domestico. La maggior parte della produzione viene venduta sul mercato locale. Nei mesi estivi la domanda è alta. Negli ultimi anni, l'anno scorso in particolare, il mercato è stato inondato di meloni e questo ha fatto diminuire i prezzi, perciò i produttori hanno ottenuto profitti molto limitati.

Il Paese ha all'incirca 2.500 ettari di coltivazione di meloni, con una produzione media di 75.000 tonnellate. Inoltre, vengono importati piccoli volumi prima che cominci la stagione nazionale. In totale sono circa 60.000 le tonnellate che saranno introdotte sul mercato locale, vale a dire di più di quanto sia effettivamente richiesto. Di conseguenza, i prezzi ammontano a circa 1 euro/kg, che nella maggior parte dei casi è a malapena sufficiente per coprire i costi di produzione.

Esportare è redditizio, ma c'è da dire che solo un piccolo volume è adatto. In ogni caso, l'export non può compensare le perdite patite dalla maggior parte dei produttori sul mercato domestico. I meloni israeliani riescono a colmare una piccola lacuna sul mercato europeo tra la campagna spagnola e quella brasiliana.

In Cina i prezzi aumentano dopo i temporali
Nei mesi invernali la fornitura di meloni proviene da Hainan, un'isola tropicale che si trova nel sud del Paese. I prezzi sono aumentati nelle ultime settimane e presto raggiungeranno il picco. La causa dell'aumento è da ricercarsi nei danni causati dai tifoni nella seconda metà dell'anno. Le tempeste hanno danneggiato le colture; tuttavia, i produttori hanno investito in nuove piantagioni, perciò i prezzi dovrebbero diminuire nuovamente nei prossimi mesi, non appena la produzione aumenterà di nuovo.

Durante i mesi invernali si importano angurie dai Paesi vicini. La maggior parte di queste spedizioni vengono effettuate via terra. Nei mesi estivi i meloni si coltivano in tutte le principali province agricole del Paese, vale a dire Shandong, Shaanxi, Henan e Shanxi. Angurie e diverse varietà di meloni godono di grande popolarità.

Australia: estensione della stagione e delle esportazioni
Ci sono due situazioni distinte in questo Paese. Nel Queensland, ad oriente, fa molto caldo, mentre a ovest il clima è umido. Un commerciante e produttore di Hamel, nella zona occidentale del Paese, ha dichiarato che il mercato si sta riprendendo dopo le piogge di inizio stagione. Le prospettive sono buone. Un produttore ha spiegato che si sta ponderando la possibilità di coltivare i meloni più a nord, e questo permetterebbe di estendere la stagione. Se la coltivazione nella regione di Carnarvon andrà bene, il produttore potrà offrire un programma di fornitura dei meloni per tutto l'anno. La stagione a Hamel va da gennaio a maggio e Carnarvon potrebbe colmare il gap sul mercato durante gli altri mesi.

Sul mercato domestico la fornitura è in aumento, quindi i produttori sono sempre più interessati a esportare. In questa stagione, il Giappone ha aperto il suo mercato ai meloni australiani.

Mercato stabile negli USA
Attualmente la fornitura arriva dall'America centrale, prevalentemente da Guatemala e Honduras e in misura minore dalla Costa Rica. La fornitura di questi meloni solitamente va da novembre a fine aprile. Da maggio a novembre è presente il prodotto domestico. La coltivazione locale avviene prevalentemente in California e Arizona.

La campagna dei meloni invernali è stabile. I volumi sono più piccoli rispetto ai mesi estivi, quando il mercato è solitamente buono. Per quanto riguarda le importazioni, per la costa orientale i costi di trasporto sono minori se la fornitura viene importata dall'Honduras piuttosto che dal Messico. Di conseguenza gli esportatori messicani sono più orientati verso la Costa occidentale per trovare acquirenti per i loro meloni.

Sudafrica: si teme una fornitura eccessiva dopo un'ottima annata
Non ci sono dati accurati relativi al mercato dei meloni dato che non c'è un sistema di tracciabilità. Secondo le stime sono circa 2 milioni i frutti che si vendono annualmente tramite il Mercato ortofrutticolo di Tshwane, ma la cifra non comprende le consegne dirette a supermercati e commercianti attraverso altri mercati. Una quantità considerevole di angurie, circa il 40% delle vendite, viene commercializzata da venditori di strada e nel suddetto mercato commerciale.

La stagione comincia a metà settembre nella zona settentrionale del Paese, vicino al confine con Botswana e Zimbabwe. Le angurie in arrivo dalle province di Free State, Capo Occidentale e Capo Orientale sono disponibili tra metà dicembre e febbraio. La stagione termina ad aprile.

L'anno scorso i prezzi sono stati eccezionalmente alti a causa della siccità. La qualità delle angurie era buona grazie al clima secco, dato che le fitopatie non hanno avuto modo di diffondersi. La stagione è stata insolitamente lunga e la richiesta elevata. Questo attraente mercato ha attirato molti produttori, perciò per quest'anno è previsto un grande volume. Da Natale, tuttavia, ci sono state alcune piogge e queste potrebbero risultare in una pressione maggiore da parte delle fitopatie e in una richiesta minore. Quest'anno le prospettive mostrano una fornitura eccessiva e a prezzi inferiori a quelli dell'anno scorso.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: