L'intesa definisce una relazione strategica che interessa varie fasi della filiera: dalla coltivazione, alla gestione tecnica dei frutteti, alla lavorazione. Rimane esclusa solo la distribuzione commerciale dei prodotti sui mercati mondiali, affidata in esclusiva a Jingold.
L'accordo s'inserisce nel programma attuato da Jingold di ricerca di collaborazione con imprese leader del settore finalizzata a garantire maggiore competitività al kiwi italiano operando una segmentazione del mercato con varietà caratterizzate da standard qualitativi particolarmente elevati. Il marchio Jingold è, infatti, associato a un prodotto di qualità, ottenuto grazie all'adozione di disciplinari di produzione e commercializzazione dal campo alla tavola, che consentono il raggiungimento dei più elevati parametri di qualità.
Patrizio Neri (foto sopra), presidente del Consorzio KiwiGold, proprietario del marchio, afferma che "Jingold ha costruito un sistema organizzato che prevede nella sua struttura solo partner che possano garantire la massima professionalità e che condividano la stessa cultura dell'organizzazione e volontà di costituire un 'gruppo' con regole ben definite. I costi per gestire un marchio riconosciuto dal mercato sono ben maggiori di quelli che occorrono per una qualsiasi varietà libera. Il sistema Jingold garantisce a ogni attore della filiera il giusto ritorno, attraverso l'applicazione di regole ben precise e con l'impegno di tutti verso obiettivi comuni".
Gli fa eco Alessandro Fornari, direttore: "La varietà Boerica s'inserisce in un progetto di gestione del kiwi che consente al marchio Jingold di essere presente sui mercati con una gamma intera di prodotto, con caratteristiche organolettiche d'eccellenza, per 12 mesi all'anno. I frutti di Boerica si distinguono da quelli di Hayward: hanno forma più allungata, peso e dimensioni maggiori. Il colore della polpa è di un verde brillante molto intenso".
Dalle prove svolte dall'Università di Bologna, si è osservato che il peso medio dei frutti, raccolti in epoca contemporanea ad Hayward, arriva a circa 130 grammi. Ma di particolare interesse sono soprattutto le caratteristiche organolettiche del frutto: alla raccolta presenta valori di residuo secco rifrattometrico sempre superiore ai 6,5 °Brix. Le prove di conservazione hanno dato risultati positivi. Ciò rende la varietà idonea anche alle esportazioni oltremare.
Commercio Frutta Spa, nata dall'esperienza di Maurizio Filippi, da un quarto di secolo gestisce con successo kiwi Hayward sui mercati nazionali, europei, asiatici e americani. Filippi è una figura di riferimento del settore ortofrutticolo italiano, è stato prima rappresentante di aggregazioni di agricoltori e successivamente presidente, per due mandati, di Fruitimprese Emilia Romagna. E' conosciuto e stimato per la correttezza con cui gestisce i rapporti commerciali e per lo spirito collaborativo che ha contraddistinto il suo impegno nell'ambito associativo.
"Identificare un prodotto a marchio - spiega Filippi - è una strada imprescindibile per la sua valorizzare e per ottenere l'attenzione del consumatore. Le ragioni del successo delle politiche di marca sono molteplici. Innanzitutto, dietro l'etichetta c'è sempre un consorzio di gestione che non si limita a curare l'immagine del prodotto ma ne valorizza le caratteristiche e permette di uniformare la sua qualità. Il consorzio interviene in tutte le fasi di coltivazione, manipolazione, confezionamento, logistica e commercializzazione. Sono stabilite procedure finalizzate alla rintracciabilità costante e programmati piani di controlli sulla piena corrispondenza di quanto stabilito fra i soggetti aderenti al sistema e di quanto attuato dalle singole imprese. Sono inoltre predisposte e programmate tramite specifiche professionalità campagne d'informazione ai consumatori per dare ampia visibilità al prodotto".
Nel 2006 per integrare al meglio la filiera produttiva, Commercio Frutta si è costituita in una società consortile nella quale i produttori soci sono diventati parte attiva delle scelte aziendali. Oltre al kiwi l'azienda commercializza pesche, nettarine, pere, albicocche e fragole ponendo sempre l'attenzione a innovazione tecnologica, rinnovo varietale e al miglioramento della qualità.
Le aziende agricole socie sono seguite da tecnici specializzati in assistenza alle produzioni, che si occupano, in particolare, degli aspetti agronomici, della nutrizione e della difesa delle piante dagli insetti dannosi, degli aspetti legati al rinnovo varietale, del miglioramento delle produzioni e del rispetto dell'ambientale.
Andrea Bini (responsabile del settore tecnico e della qualità di Commercio Frutta), dice che "L'agricoltura, al pari delle altre attività d'impresa, deve evolversi e aggiornarsi guardando alla qualità. Deve essere pronta a conciliare l'innovazione con la sua tradizione. La qualità è un elemento imprescindibile a cui noi tutti dobbiamo attenerci per fare arrivare sulla tavola del consumatore un prodotto che piaccia, oltre che a dare tutti i benefici che il consumo di frutta apporta. Solo con una filiera che in tutti i suoi passaggi tenga conto delle esigenze del consumatore finale, potremo ridare vitalità al nostro settore e permettere di dare un futuro alle nostre aziende agricole".