"Oltre il 50% del prodotto è stato distrutto da gelo, neve, vento, pioggia. Addirittura in Basilicata, 20 ettari che avevano buone prospettive sono stati distrutti dalla grandine. A livello generale, i finocchi rimasti sono pochi e non sempre di prima scelta, infatti siamo obbligati a fare tantissimo scarto".
Ciò che arriva alla Gdo ha prezzi più alti del normale, ovviamente, attorno ai 3 euro il chilogrammo, contro una media stagionale di 2 euro. "In verità, nessuno ci guadagna. Il prodotto è poco e non esiste speculazione. Tutti stiamo cercando di contenere i prezzi al massimo: per come vanno le cose, al consumo dovrebbero costare 4 euro. Nessuno ci guadagna, ribadisco: al massimo, possono guadagnarci quei pochissimi agricoltori che hanno salvato il prodotto e ottengono prezzi alti. Ma, a conti fatti, vanno a compensare altre stagioni del tutto deludenti".
Le prospettive sono altrettanto preoccupanti. "Le piante sono danneggiate, anche quelle che dovrebbero produrre più avanti. Il gelo ha compromesso parte della futura produzione, le piante hanno subito troppi stress e si è trattato di un problema generalizzato. Calcolo un -30% di prodotto anche sul tardivo"
La Caligari&Babbi sarà a Berlino non come espositore, ma in veste di visitatore, approfittando della fiera per incontrare molti clienti esteri.
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