Cristal: la prima varieta' cilena di kiwi
Quando Espinoza decise di abbandonare gli studi di meccanica industriale per dedicarsi all'agricoltura, la coltivazione dei kiwi in Cile cominciava a guadagnare forza e così l'agricoltore decise di piantare questo frutto. Nel 1983 ha importato le piante di kiwi Hayward dalla Nuova Zelanda e le ha piantate ad Aguas Cristalinas.
Espinoza allora aveva una piccola piantagione, ma gli affari andavano bene perché in quel periodo i prezzi erano elevati. Un giorno, mentre camminava nei suoi campi, ha trovato una pianta di kiwi che era totalmente diversa dalle altre. Il tronco aveva l'aspetto di una pianta maschio e le foglie avevano una sfumatura rossastra, mentre quelle della varietà Hayward sono più verdi. Anche i frutti erano diversi, più pesanti e di un verde più pallido rispetto a quello che aveva coltivato per oltre vent'anni.
"Non ho pensato a sradicarla, ci ho visto delle possibilità. Il sapore e la forma dei frutti erano molto interessanti". Inoltre, riesce a produrre il doppio rispetto alle altre varietà e il sapore è dolce e aromatico. Dopo avere deciso di riprodurre la pianta, Espinoza è riuscito a creare settanta germogli, che sono già entrati in produzione.
Una nuova varietà per il Cile
Nel 2015 Lynda Hawef, una produttrice di kiwi della Nuova Zelanda, si è recata a Curico per incontrare Espinoza. Hawef ha notato subito il raccolto della nuova varietà di kiwi Cristal confezionato in cartoni neri e ha insistito che l'agricoltore registrasse la varietà in Cile per proteggerla.
Il processo di registrazione al SAG è iniziato nel 2015. Il servizio ha poi inviato all'Unione Internazionale per la protezione delle nuove varietà vegetali di Ginevra (UPOV) le informazioni sulla storia della pianta, sulla sua fenologia e sui frutti. Il SAG ha approvato la varietà Cristal e l'ha registrata come varietà cilena protetta nel 2016. Questo significa che nessun agricoltore può riprodurla senza autorizzazione per i prossimi quattro anni. In caso Espinoza voglia estendere la sua protezione, il SAG dovrà portare la richiesta davanti all'UPOV che, in caso di approvazione, estenderà la protezione fino a 18 anni.
Un lungo cammino davanti
Anche se la varietà è già protetta, c'è ancora molto lavoro da fare secondo Espinoza. La prima sfida sarà riprodurre la pianta in modo che possa essere commercializzata. La riproduzione avverrà in vitro.
Un altro problema è la salute della pianta. I kiwi soffrono di cancro batterico, pertanto prima di commercializzare questa varietà dovranno essere effettuati test per determinare se sia resistente alla fitopatia. In caso lo fosse, Espinoza si augura di avere 18 ettari piantati con questa varietà entro il 2018.
La produzione è ancora limitata e l'agricoltore sta già inviando campioni dei frutti in vari Paesi; la cultivar è stata accolta molto bene in Brasile e Corea, tra gli altri. L'obiettivo è di spedire il nuovo kiwi in Europa, Stati Uniti e, perché no, anche in Nuova Zelanda in futuro.
Oltre alle esportazioni, Espinoza ha dichiarato di voler cambiare la realtà dei produttori con questa nuova varietà. Negli ultimi anni i kiwi hanno perso di valore, passando da 3 dollari al chilo degli anni '80, a 0,30-0,50 euro/kg di oggi, rendendo così la loro coltivazione un'attività non interessante.
Fonte: El Mercurio