Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Sicilia: i riflessi del freddo sul mercato della carota e di altre referenze orticole

Il clima rigido di questo inverno ha certamente influenzato l'andamento del mercato ortofrutticolo europeo, che ha sofferto della mancanza di merce a causa della ridotta quantità alla produzione. Anche la Sicilia è stata coinvolta in queste dinamiche.



Un po' tutte le referenze hanno visto prezzi al rialzo, suscitando talora lo spauracchio di presunte speculazioni che, come si è visto, non si sono verificate. Zucchino, melanzana e pomodoro sono stati i prodotti principalmente interessati da questi sviluppi di mercato.

Il consumatore italiano, in questo scenario, si è dimostrato piuttosto anomalo perché invece che ripiegare su referenze meno care come cipolla, patate e carote ha preferito proseguire gli acquisti sugli ortaggi più cari, compresi quelli a foglia larga.



Nei prossimi mesi comincerà la raccolta della carota siciliana: anche qui vi è un ritardo nella maturazione, dovuto ai fattori climatici ma ciò, secondo gli esperti del settore, dovrebbe essere un bene perché così si eviterà l'intasamento con la concomitante raccolta della carota di Chioggia e con quella di Fiumicino che sono già in pieno svolgimento.

Le esportazioni al momento languono, complici gli enormi stock ancora detenuti nei Paesi Bassi e che entreranno sul mercato dopo lo smaltimento delle carote polacche. Quindi, per una ripresa di mercato della carota dovremo attendere l'esaurimento delle scorte invernali sia italiane che estere.

Altra storia invece per la Carota novella Igp di Ispica che, a differenza della carota generica siciliana, potrebbe partire fin da metà febbraio con una produzione, sebbene rallentata dalle recenti piogge, di ottima qualità per resa e volumi. A fare la differenza è certamente il quid di un prodotto di nicchia e a marchio Igp-Indicazione geografica protetta. Questo prodotto, peraltro, sta sempre più prendendo piede all'interno della Gdo italiana, grazie alle sue peculiarità organolettiche, presentandosi al consumatore come un articolo di qualità superiore.



Vale la pena fare un ulteriore inciso su altre referenze come lo zucchino, che oggi (31 gennaio 2017 per chi legge, NdR) ha subito una prima lieve contrazione del prezzo, attestandosi a 3 euro/kg (prezzo massimo a Vittoria). Le coltivazioni si stanno riprendendo con l'aumento delle ore di luce, ma il prezzo terrà bene anche più avanti, per via della mancanza di volumi.

Bene anche la melanzana, che tiene il prezzo; stessa cosa per il pomodoro ciliegino che continua a mancare sul mercato, nonostante le forniture di Spagna e Marocco. Sull'altra riva del Mediterraneo, infatti, a prescindere dalle quote ammissibili in ingresso nell'UE, il freddo si è registrato comunque e quindi il (poco) prodotto che entra, comunque insufficiente, lo fa a caro prezzo.

Nei prossimi giorni, con l'eventuale aumento delle temperature, si registrerà un progressivo aumento dei volumi di tutte le referenze siciliane che, inevitabilmente, porterà a una flessione più marcata dei prezzi. Tuttavia, la diminuzione generale di produzione dovrebbe tenere ben lontani tracolli verticali.