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Federdistribuzione: domanda interna debole anche nel 2017

I dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di novembre registrano un aumento del +0,8% rispetto a novembre 2015 nelle vendite a valore, con l'alimentare a +0,3% e il non alimentare a +1%. Dall'inizio dell'anno l'Istat evidenzia una variazione pari al +0,1% a valore e al -0,3% a volume.

"Il dato di novembre deve essere considerato con prudenza – commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – e non crediamo possa rappresentare l'avvio di una inversione di tendenza rispetto al trend negativo degli ultimi mesi. Le condizioni generali del Paese non sembrano infatti essere cambiate in modo tale da giustificare una ripresa strutturale dei consumi".

"Anche alla luce dei dati di novembre stimiamo che il 2016 si chiuderà con una variazione delle vendite al dettaglio vicine allo zero a valore ma negative a volume – continua il Presidente di Federdistribuzione – Un risultato al di sotto delle aspettative, dopo un 2015 che aveva acceso qualche debole speranza (+0,7%)".

"Per quanto riguarda il futuro, difficile pensare che il 2017 possa rappresentare una svolta. Permarranno le condizioni di incertezza economica e politica che hanno caratterizzato gli ultimi mesi del 2016 e le famiglie dovranno inoltre fare i conti con un più che probabile rialzo dei prezzi. La debolezza della domanda interna sembra quindi destinata a prolungarsi, con grave danno per le industrie del settore del commercio, che traggono dalla dinamica dei consumi il loro motore di sviluppo", conclude Cobolli Gigli.
Data di pubblicazione: