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Mandarino tardivo di Ciaculli: 60% in meno di produzione quest'anno

La stagione del mandarino tardivo siciliano di Ciaculli è iniziata da una settimana. "Quest'annata si presenta estremamente difficile in termini di volumi, perché abbiamo un calo produttivo pari al 60% rispetto all'anno scorso - dichiara a FreshPlaza Giovanni D'Agati, presidente del Consorzio "Il Tardivo di Ciaculli" - Questo è dovuto a fattori naturali che non dipendono da noi; il mandarino, come molti agrumi, è soggetto ad alternanza produttiva, con annate di abbondanza seguite ad altre di scarsità. Diciamo però che stavolta la stagione di 'scarica' ha superato ogni limite: da 6.000 tonnellate commercializzate la scorsa stagione, ora parliamo di sole 2.000 disponibili".

"La qualità è buona, ma si registrano problemi di pezzatura dell'agrume, perché il caldo registrato a ottobre-novembre e anche all'inizio di dicembre non ha contribuito certamente a far sì che i frutti si ingrossassero. Poi sono arrivate le piogge - anche troppe! commenta il presidente del Consorzio - e grandinate e gelate che hanno ulteriormente ridotto la percentuale di prodotto disponibile o quantomeno di qualità".



Secondo D'Agati, gli effetti climatici hanno portato a una maturazione precoce del prodotto; allo stesso tempo, però, alcune aree stanno avendo invece un ritardo, in questa fase. Anche per la mancanza di quantità, la stagione terminerà al massimo entro fine marzo, tranne che per piccolissime quote. Di solito la campagna termina ad aprile, clima permettendo. Lo scarto di prodotto rimarrà sui livelli dello scorso anno.

"Naturalmente stiamo cercando di servire tutti i nostri clienti, riducendo le quote destinate a ciascuno. La minore produzione ha causato un innalzamento violento dei prezzi che rispetto all'anno scorso sono raddoppiati, se non triplicati. Attualmente, la quotazione media del prodotto in campagna oscilla tra 0,90 e 1,00 euro".



La domanda non cala. "Per chi, come noi, è riuscito a garantire standard elevati di qualità del prodotto non manca assolutamente la richiesta, che arriva principalmente dalla Grande distribuzione italiana e da alcuni mercati nazionali. Rispetto al passato, quest'anno non saremo però in grado di esportare all'estero".

Per il futuro
"Coltivando già in regime biologico, stiamo ulteriormente intensificando e attivando tutte le procedure necessarie. Questo ci spingerà verso nuovi orizzonti, con molta probabilità".

Contatti:
Giovanni D'Agati - presidente
Consorzio "Il Tardivo di Ciaculli"
Cell.: +39 339 2614123
Email: dagati@tardivodiciaculli.it
Web: www.tardivodiciaculli.net