Gennaio da record: siccita' al Nord, gelo storico al Sud
Complessivamente, nella prima metà di questa stagione invernale, a causa soprattutto del forte deficit di dicembre, l'anomalia pluviometrica risulta ancora fortemente negativa, a parte il dato positivo della Sardegna: a livello nazionale mancano all'appello più di metà delle precipitazioni normali (-56% di anomalia).
Le regioni di Nordovest sono quelle contrassegnate dall'anomalia più grave (-83%), e questo scaturisce dalla particolare configurazione della circolazione atmosferica a livello europeo, che ha mostrato una tendenza allo sviluppo e persistenza di aree anticicloniche di blocco, mediamente centrate con i massimi valori nel comparto nord-occidentale del continente. Questa particolare configurazione da un lato ha fatto da scudo nei confronti delle perturbazioni atlantiche, dall'altro lato ha esposto l'Adriatico e in generale il Centrosud ai freddi flussi nord-orientali che una volta entrati nel Mediterraneo si sono caricati di nubi e precipitazioni.
Al Sud sono stati raggiunti record storici di freddo e neve: il Salento è stato imbiancato da una nevicata storica, che trova l'unico precedente dal dopoguerra nella nevicata del 17 dicembre del 2001. A Santa Maria di Leuca il termometro ha registrato una temperatura minima record di -2°C scalzando il record precedente di -1°C del 1998. Un gelo record che ha interessato anche la città di Napoli che da tempo non vedeva temperature così rigide: l'8 gennaio, infatti, nel capoluogo si sono registrati addirittura -6°C.
Non è tutto. L'Italia centro-meridionale si trova ancora interessata da una forte e persistente ondata di maltempo e neve: non si esclude infatti che le nevicate che stanno attualmente interessando le zone interne del Centro Italia possano raggiungere quantitativi record.