Con Tomato+ le verdure si coltivano in salotto
Il team di Tomato+ Da sinistra: Ilaria Gremizzi, Graziani Cavaletti, Matteo Lanfredi, Giancarlo Pesce, Cristian Bicelli, Daniele Rossi, Andrea Copeta
Tomato+ è una start up fondata da un 28enne, Daniele Rossi, che sta per lanciare sul mercato uno strumento nuovo nel suo genere. "Abbiamo brevettato Tomato+ in 160 Paesi - spiega Claudio Guerrini, 29enne responsabile commerciale - e secondo noi è rivoluzionario, molto più preciso e tecnologicamente avanzato rispetto a altri analoghi presenti sul mercato, specie all'estero. Le dimensione della grown-box sono 60x60x200 centimetri. E' pure un oggetto di design, che fa arredamento".
Il "coltivatore automatico" di verdure si posiziona in cucina, ma non sfigura neppure in salotto.
Secondo gli ideatori, coltivare non è mai stato così facile. Si inserisce la cialda contenente il seme, si seleziona la coltura sul display, si mette l'acqua nella vaschetta da 20 litri e si aggiungono i sali minerali. A quel punto, il software imposta in automatico temperatura, umidità, gestione della coltura idroponica e ciclo della luce. La grown-box ha 4 celle e ognuna può ospitare al massimo una piastra con 81 cialde (biodegradabili), ad esempio di germogli. Per la lattuga, serve molto più spazio per ogni cespo, quindi la potenzialità per cella scende a una ventina di spazi.
Una scatola con le cialde di basilico
La vera novità, secondo i promotori, sta nei led e nel programma di gestione. Al momento vi sono 30 referenze coltivabili, ma l'agronomo e l'informatico del team stanno implementando la scelta. Fra le referenze già coltivabili: basilico, prezzemolo, rucola, valeriana, spinacio, lattuga.
Sono 4 le celle per la coltivazione
Oltre a privati particolarmente attratti dalla coltivazione casalinga, la grown-box è indicata per ristoranti che vogliano stupire la clientela grazie a una novità che punta, più che al chilometro zero, al metro-zero.
Per informazioni
Tel.: (+39) 030 2501314
Email: c.guerrini@tomatopiu.com
Web: www.tomatopiu.com