Eataly: a Trieste apre lo store transfrontaliero
Il magazzino è situato all'interno dell'antico Magazzino vini del capoluogo giuliano, costruito nel 1902 per stoccare le botti che arrivavano dall'Istria e dalla Dalmazia.
Il complesso, su tre piani con una grande vetrata che si affaccia a livello dell'acqua sul golfo di Trieste, è stato presentato alla città e aprirà le porte al pubblico domani, 18 gennaio 2017, a meno di dieci giorni dalla festa dei dieci anni di Eataly. Il supermercato è sviluppato su circa tremila metri quadrati.
Nel punto vendita si potranno acquistare circa quattromila prodotti provenienti da tutta Italia. Circa 200 saranno locali, dal territorio del Friuli Venezia Giulia e da oltre confine. All'interno del negozio cinque luoghi di ristoro, la caffetteria Illy e l'Enoteca con oltre mille etichette.
"Siamo contentissimi- ha dichiarato l'amministratore delegato di Eataly Francesco Farinetti - di aver aperto qui, per noi è una sfida. Qui, come nei 16 Eataly che abbiamo aperto in precedenza in Italia, abbiamo studiato- aggiunge a fondo l'identità della città, perché non vogliamo essere una catena di negozi tutti uguali".
Nel caso triestino ciò ha comportato "un'apertura di mentalità. In un momento in cui si parla tanto di frontiere - sottolinea Farinetti - il nostro piccolissimo contributo è quello di aprirci, andando a cercare il meglio delle produzioni locali, italiane, ma anche transfrontaliere". Ecco perché sugli scaffali compariranno anche prodotti di Croazia, Austria, Istria. "Vogliamo essere un piccolo faro per l'enogastronomia locale - dice Farinetti - In fondo questa tradizione di incroci tra cucine diverse è un po' la storia della cucina italiana".
Eataly Trieste conta di avere un raggio di richiamo di una trentina di chilometri dal lunedì al giovedì, salendo a cento chilometri da venerdì a domenica: "Arriviamo a circa 3 milioni di potenziali consumatori. In questo ci aiuterà il forte richiamo turistico che Trieste ha ottenuto negli ultimi anni, aprendosi all'Italia e all'Europa. Vogliamo essere un piccolo valore aggiunto che convinca la gente a venire a Trieste".