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Il commento di un operatore del settore

Patate: 5 centesimi in piu' al chilo rappresentano una speculazione?

Spariti ortaggi e verdure dai supermercati o disponibili ancora in quantità molto limitate e a prezzi elevati, per via dell'ondata di gelo che ha colpito in particolare il Mezzogiorno d'Italia, si opta per l'acquisto di patate e cipolle, prodotti stoccati e disponibili.

"Rispetto alla precedente campagna, abbiamo avuto una stagione eccellente, le patate hanno prodotto discretamente e, nella finestra di esportazione a luglio/primi di agosto, ne sono stati inviati grossi volumi all'estero. Francesi, belgi e olandesi sono stati anche molto contenti della qualità del prodotto spedito. Qualità che pare permanga tuttora".

Così un operatore del settore che continua: "Abbiamo pagato un prezzo in campagna più che giusto, 25-26 centesimi. Se la settimana scorsa la Francia vendeva a 27-28, oggi la sua quotazione di partenza è di 34-35 centesimi. Abbiamo aumentato il nostro prodotto di soli 4-5 centesimi al chilo e per questo motivo siamo stati tacciati sui social media di speculazione. Quando il mercato tira lavoriamo dalle 6 di mattina alle 22 di sera e ci facciamo in quattro per servire i clienti; è sbagliato chiedere qualche centesimo in più, considerando anche la concorrenza? I clienti erano già stati avvisati e continuano a ordinare il prodotto. Ma sui social, nel frattempo, ce ne dicono di cotte e di crude".

Con le cipolle è un po' più difficile spuntare qualcosa in più. "Pur avendoci provato, capisco bene che stiamo subendo la concorrenza estera, se parliamo di cipolla gialla e rossa, offerta ancora a prezzi molto bassi. Qualcosa però si muove per la bianca perché ce l'abbiamo solo noi: arriva infatti richiesta dal Nord Europa".