Anziani a tavola: addio cibi costosi. Solo frutta fresca, pane e verdure
Nel complesso l'indagine è stata condotta analizzando 7.241 questionari, l'età media di chi ha risposto è tra i 69-70 anni. Ne viene fuori il ritratto degli anziani di oggi: colpiti dalla crisi, costretti spesso a tirare la cinghia, abbandonando gli alimenti più costosi o i canali di vendita "tradizionali" a favore dei discount. Gli over 65 sono anche spesso costretti a gettare cibo che non riescono a cucinare, o propensi a rinunciare alla qualità quanto più sono soli.
Alimenti quotidiani irrinunciabili sono per l'85% degli intervistati pane e frutta. I prodotti a base di cereali compaiono nella dieta giornaliera di oltre la metà del campione (52,4%), i formaggi raggiungono il 19,5%. Le carni, invece, non arrivano al 10%, e sono più spesso trasformate (9,8%) che fresche (9%). Ancora più basso il consumo di pesce e uova (4-6%), mentre porzioni quotidiane di legumi sono segnalate dal 7,5% degli anziani. Va detto, però, che questi ultimi gruppi di alimenti sono largamente presenti nella dieta settimanale con percentuali comprese tra l'85% e il 90%.
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