Prossima stagione dei kiwi irta di sfide per il Cile
Inoltre, gli esportatori europei sono stati costretti a entrare in mercati non frequentati prima e questo ha fatto sì che la frutta cilena si scontrasse con i volumi provenienti dall'Europa. "Abbiamo ridotto i volumi commercializzati in Europa da oltre il 50% al 37% - ha sottolineato Cruzat - ma questo ci ha permesso di avere una grande crescita in Asia. In Cina, per esempio, le nostre esportazioni sono aumentate del 154% rispetto allo scorso anno".
Quest'anno il Cile ha messo in atto metodologie per approcciare il mercato, ma il commercio del kiwi rientra nelle nuove tendenze dei supercibi. "Dato che questo scenario rimarrà stabile, riteniamo che i volumi continueranno a esserci negli anni successivi - ha aggiunto Cruzat - Dovremo entrare in mercati che hanno un grande potenziale di crescita, come l'India e il Sud-est asiatico, dove la frutta europea ancora non arriva in grandi quantità".
"Nel 2017 cominceremo a metà marzo. E' già chiaro che ci saranno altri frutti che avranno un inizio anticipato, perciò probabilmente per i kiwi sarà lo stesso. In ogni caso, si tratta di un frutto che può essere conservato, quindi non dovrebbe esserci un grande impatto sulla commercializzazione fino a che si saprà gestire in modo corretto. Anche se è un po' presto per fare previsioni, quest'anno la fase di gemmazione è stata ottima, come anche l'elevata fertilità, pertanto riteniamo che i volumi saranno simili a quelli della stagione precedente".
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Carlos Cruzat
Kiwi Committee
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