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Un commento sui nuovi orari e sul piano di ristrutturazione

Il freddo fa schizzare in alto il prezzo di tutte le referenze al mercato di Vittoria

Il rigido esame del gelo, anche nelle scorse notti, è stato superato nella fascia trasformata siciliana, almeno per quanto riguarda il vittoriese e gli areali limitrofi. Ma come già ribadito nell'articolo di ieri (cfr. FreshPlaza del 10/01/2017) si tratta ancora di una disamina parziale della situazione, che emergerà nel suo complessivo solo nei prossimi giorni.

Diversamente, come abbiamo visto, è andata a Licata (AG) e nelle zone tra Ispica (RG) e Pachino (SR), dove le colture in tunnel, quindi in strutture meno protette rispetto alle serre, hanno avuto problemi seri (cfr. FreshPlaza del 09/01/2017).

Al fine di approfondire meglio lo stato e le proporzioni dei danni, ci siamo recati al Mercato ortofrutticolo di Vittoria, dove abbiamo incontrato uno dei tanti operatori del settore: Carmelo Arestia.



"Dalle nostre parti, ovvero nell'areale dell'ipparino - afferma l'imprenditore ortofrutticolo - abbiamo imparato da tempo a gestire queste temperature con impianti di irrigazione collocati al di sopra delle serre. Questi consentono di formare uno strato di ghiaccio sul telo della serra, che protegge le colture dalle intemperie. Qualche azienda gestisce il problema con stufe a gasolio, ma il risultato non cambia di molto. La maggior parte dei coltivatori di questo territorio ormai sono attrezzati e, nei limiti del ponderabile, difficilmente incorrono in problemi di gelate".

"Se da una parte il gelo che ha investito l'Italia ha comportato danni ingenti un po' ovunque - prosegue Arestia (in foto qui a lato) - dall'altra ha fatto schizzare i prezzi mediamente di un euro per tutte le referenze, con uno sbalzo per la melanzana lunga - ad esempio - che va a circa 3 euro al chilo e la tonda che va a 2,50/kg. Si tratta di una condizione di mercato che non si registrava da oltre 20 anni".

Nuovi orari per la struttura mercatale
Nel frattempo, nuovi orari sono stati decisi per il mercato ortofrutticolo di Vittoria. Il sindaco, Giovanni Moscato, ha emesso il decreto che regolamenta l'attività di vendita.

Il mercato, fino al 28 febbraio, sarà aperto solo al mattino L'ingresso dei commissionari, dei commercianti e dei produttori potrà avvenire a partire dalle 7 del mattino.

I mezzi per il carico e lo scarico della merce potrà avvenire a partire dalle 7:30 alle 12,:0, i visitatori e gli esterni potranno entrare solo alle 10. Le contrattazioni si concluderanno alle 13, il mercato chiuderà alle 14.

Lo stesso orario si osserverà dal 16 giugno al 31 dicembre. In marzo, aprile, maggio e nella prima metà di giugno il mercato avrà un'apertura pomeridiana. Al mattino si chiuderà alle 13, nel pomeriggio, produttori, commissionari e commercianti potranno entrare dalle 16, i camion entreranno mezz'ora dopo, alle 16:30.

Tale ordinanza sindacale (n. 62 del 27-12-2016) ha determinato la concentrazione delle categorie (produttori, commissionari, operatori mercatali, commercianti, procacciatori, mediatori e grossisti) davanti ai cancelli del Mercato, tutti assieme, alle ore 7:00 in punto. L'ammassamento ha creato non pochi disagi e malcontenti. La direzione, preso atto dell'inconveniente, ha aperto un altro varco che adesso permette un più regolare afflusso alla struttura di via Salvatore Incardona.

Abbiamo chiesto ad Arestia come valuti i nuovi orari di ingresso al Mercato e che cosa ne pensi del recente finanziamento di 1,4mln di euro per la struttura di contrada Fanello (cfr. FreshPlaza del 10/01/2017).

"Si è trattato di un momento di confusione dovuto all'impatto della novità - ha risposto il posteggiante - Il problema però è stato prontamente risolto. Per quanto riguarda il finanziamento di cui parla, mi sento di suggerire agli organi preposti di valutare con attenzione a quale tipo di struttura o di ristrutturazione all'interno del mercato dare luogo. Mi fermerei, al posto loro, un attimo a riflettere sulle motivazioni, ad esempio, che negli ultimi 15-20 anni hanno portato a un minore afflusso di merce al Mercato, determinando la polverizzazione dell'offerta. Cercherei anche di capire come un bene pubblico, ossia il nostro Mercato, un tempo fiore all'occhiello e vanto dell'agro-economia per tutto il meridione d'Italia, si sia lentamente svuotato del suo peso specifico perdendo, anno dopo anno, i produttori che vi conferiscono".

"La risposta sta certamente nei servizi che bisogna dare ai nostri produttori per farli ritornare ad essere protagonisti. L'importanza della struttura è data dalla quantità di merce che vi transita e, se un orario più flessibile può far entrare più merce, bisognerebbe valutare tra le altre cose l'evenienza di articolare meglio gli orari di apertura del Mercato".