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UE: pratiche sleali e modifiche alla PAC nell'agenda 2017 per l'agricoltura

Iniziative contro le pratiche sleali nella filiera alimentare, revisione di metà percorso della PAC, con l'avvio del dibattito pubblico sulla politica agricola dopo il 2020, e il tentativo di superare lo stallo per la riforma delle norme per il settore biologico. E' questa l'agenda UE 2017 il settore agricolo europeo.

Nell'anno nuovo, ha detto il commissario all'agricoltura Phil Hogan, si dovrà agire "per reali miglioramenti nella filiera alimentare" dove "per troppo tempo i produttori agricoli sono stati quelli che hanno subito di più gli shock di prezzo". Si studia un quadro di regole a livello UE contro le pratiche sleali nella filiera alimentare, come per esempio i ritardi di pagamento. Venti paesi membri hanno già legiferato in materia, ma non tutti sono d'accordo sulla necessità di norme UE.

Intanto proseguono i lavori di Europarlamento e Consiglio UE sul regolamento "omnibus", cioè le proposte presentate dalla Commissione lo scorso ottobre a sostegno dei giovani e degli agricoltori colpiti da improvvisi cali di reddito. L'obiettivo è avere il regolamento in vigore per gennaio 2018.

Nelle prime settimane del nuovo anno la Commissione avvierà poi una consultazione pubblica sul futuro della PAC, con successiva pubblicazione di una comunicazione, come annunciato il 6 dicembre dal presidente dell'esecutivo comunitario Jean-Claude Juncker. Alla presidenza maltese dell'UE, che raccoglierà il testimone da quella slovacca il primo gennaio, toccherà infine provare a superare l'impasse sulle nuove regole per il settore biologico, su cui restano elementi di forte contrapposizione tra i Ventotto e tra questi e le altre istituzioni europee.
Data di pubblicazione: