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Importante successo dell'industria conserviera italiana nel contenzioso antidumping in Australia

L'Australia ha accolto il ricorso presentato dalle aziende Feger e La Doria (rappresentative di circa il 40% del mercato australiano di pomodori in scatola), modificando una precedente decisione del febbraio 2016 che, basandosi sul presunto impatto che gli aiuti PAC agli agricoltori avrebbero avuto sui costi di produzione dei pomodori pelati, aveva disposto l'adozione di dazi antidumping anche per queste due imprese - non interessate dai dazi imposti dalle precedenti indagini (cfr. FreshPlaza del 15/02/2016).

"La decisione assunta da Canberra è particolarmente significativa, in quanto elimina un pericoloso precedente che avrebbe potuto essere utilizzato per bloccare le esportazioni di prodotti agricoli trasformati nell'Unione Europea", - ha dichiarato Antonio Ferraioli, Presidente ANICAV e Vice Presidente di Federalimentare con delega alla prima trasformazione. "Voglio ringraziare - ha proseguito Ferraioli - il Governo Italiano per la grande attenzione avuta su questa vicenda, in particolar modo il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il Sottosegretario al commercio estero Ivan Scalfarotto. Un positivo esempio di collaborazione Imprese-Istituzioni che ha permesso, anche grazie ai parlamentari europei Paolo De Castro e Alessia Mosca, l'intervento netto e deciso della Commissaria al commercio Cecilia Malmstrom".

"Questa decisione - ha aggiunto Giovanni De Angelis, Direttore Generale dell'ANICAV - ci fa ben sperare in una positiva conclusione anche della recente ultima indagine avviata nei confronti delle nostre aziende conserviere. Il riesame del ricorso presentato da Feger e La Doria - assistite dagli avv. Fabrizio Di Gianni e Gabriele Coppo dello studio legale Van Bael & Bellis di Bruxelles - ha giustamente considerato che gli aiuti conferiti agli agricoltori non hanno avuto alcun impatto sui prezzi pagati dalle nostre aziende di trasformazione per l'acquisto di pomodoro fresco e che quindi, gli aiuti comunitari al sistema agricolo non possono in alcun modo essere considerati ai fini del calcolo del margine di dumping".
Data di pubblicazione: