Il terremoto ha divelto perfino i pali di un meleto
Piante piegate a seguito del crollo di alcuni pali, causato dalle scosse.
Accompagnati dal tecnico del Consorzio Agrario Adriatico, Iginio Bianchi, Ci siamo recati in provincia di Macerata, raggiungendo i comuni collinari più colpiti. Tolentino, Camerino, Castelraimondo: sono località che hanno tantissime case lesionate e gente sfollata. Proprio in questa zona, all'incrocio fra i tre comuni, è sita l'azienda agricola di Lorenzo Botticelli, agricoltore di 30 anni. 11 ettari totali, di cui 4,5 a meleto. (Guarda il video qui sotto)
"La scossa del 30 ottobre 2016 – esordisce l'agricoltore – è stata così forte che almeno 500 pali del meleto sono stati lesionati. Alcuni spezzati, altri inclinati, altri divelti dalla loro sede. Si tratta dei sostegni dell'impianto antigrandine".
Un cappuccio rimasto 'volante', a seguito della mancanza del palo sottostante, crollato a causa della forza del sisma.
"Così, ovviamente, non possono restare perché la produzione va protetta. Appena c'è stata la scossa, che tutti abbiamo ritenuto interminabile per intensità e per il terrore che ha seminato, sono venuto in azienda. Ho visti i pali piegati o rotti, molte piante a terra trascinate dal peso dei pali. Casa mia, per fortuna, non ha subito danni così gravi da doverla abbandonare, ma l'impianto del meleto è risultato molto danneggiato".
Un palo spezzato
Il meleto è costituito da 9 varietà fra le quali hanno predominanza Royal Gala, Golden Stark, Jona Gored, Pink Kiss. "Quando ho acquistato questa azienda – precisa Botticelli – l'impianto era già stato realizzato".
Lorenzo Botticelli (a sinistra) e Iginio Bianchi
"L'avere così tante varietà permette una raccolta scalare che mi facilita la vendita. Non faccio stoccaggio e vendo direttamente ai privati e ai supermercati della regione. Sono abbastanza soddisfatto di quanto riesco a realizzare, anche se questi danni imprevisti sono una brutta mazzata" conclude Botticelli.