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Sudafrica: incrementare la produzione di uva per soddisfare i clienti

Situato nella provincia settentrionale del Sudafrica, il Karsten Group si sta espandendo in altre aree del paese. L'uva da tavola è il prodotto principale e, nel tentativo di prolungare la stagione, è in atto un'espansione verso la provincia del Capo Occidentale così come verso altre regioni di coltivazione dell'uva. Il Gruppo si occupa, inoltre, della fornitura di agrumi, alberi da frutta, drupacee e datteri.

La fondazione di Karsten risale al 1968 a Upington, lungo il fiume Orange, dove cominciò la sua attività con l'uva passa. Questa produzione non funzionò e venne successivamente trasformata in uva da tavola. Nel 1980 avvenne l'acquisizione da parte dell'azienda Roepersfontein, ora quartier generale del Karsten Group.

"La provincia del Capo Occidentale sta diventando la più consistente area produttiva per l'uva" ha spiegato il vice direttore Pieter Karsten. "Abbiamo avuto bisogno di estendere la produzione per soddisfare la nostra clientela. Il 70% della nostra produzione arriva appunto dal Capo Occidentale, ma coltiviamo anche a Piketberg e sui fiumi Hex e Robertson. Vorremmo prolungare la stagione il più possibile, ma naturalmente esistono dei limiti; non si può iniziare troppo in anticipo; il rischio infatti è quello di riscontrare problematiche riguardo qualità e produzione. Cominciamo a inizio/metà novembre e siamo in grado di fornire uva bianca fino alla fine di marzo, e uva rossa fino a maggio".

Rafforzare i legami con l'Europa
Il gruppo ha collaborato con Timefruit già nel 2014, con l'obiettivo di avvicinarsi al mercato europeo.

"Preferiamo lavorare più direttamente possibile con il cliente" dichiara Pieter. "E' molto più rischioso per noi, ma ci sono moltissimi clienti più piccoli che necessitano di maggiore attenzione. Una cosa difficile da fare, dal Sudafrica".


Canale di irrigazione a Kakamas

"Negoziamo con gli altri coltivatori per calmierare i costi di fornitura, dal momento che il valore sta nel prodotto. Quando ci si affida a gestori terzi del servizio il rischio è ancora più alto, per questo preferiamo farlo noi stessi. La gestione di un servizio non è una grande macchina per fare soldi, riguarda piuttosto il ricavare profitti dalle aziende agricole, che, se non hanno a disposizione la giusta catena di fornitura, non avranno successo. Non si tratta dei soldi extra che potresti guadagnare, si tratta di quelli che riesci a non perdere per strada".

Pieter dice che, per gli esportatori tradizionali, il futuro sarà pieno d'insidie. Dovranno cercare di capire meglio clienti e fornitori, o saranno sempre spremuti tutti, tranne i pochi più competenti che sopravvivranno. "I coltivatori hanno maggiori alternative in questo momento, e vogliono più di un semplice esportatore. Ci sono ancora tantissimi coltivatori che vogliono solo occuparsi di coltivare, per poi affidare il prodotto a qualcuno di cui si fidano".

Responsabilità
Pieter parla moltissimo della responsabilità, non solo di quella sociale, ma anche della responsabilità di creare un buon prodotto cui aggiungere valore, anche della responsabilità verso il proprio Paese.

"Dopo la liberalizzazione, moltissimi intermediari hanno continuato a far abbassare i prezzi, e molti coltivatori hanno perso la propria attività. E' quindi una nostra responsabilità nel commercio quella di aggiungere valore".

"I coltivatori sudafricani sono molto sotto pressione a causa delle responsabilità sociali. Alla Karsten stiamo cercando lavoratori da molto prima di quando è stato avviato il Black Economic Empowerment (il programma di sviluppo economico della popolazione nera). Dobbiamo essere in grado di fornire posti di lavoro al nostro popolo e di prenderci cura dell'Africa. Anche i retailer necessitano qualcuno di socialmente compatibile".

"Lavoriamo non con la filosofia di tagliare posti di lavoro per ottenere maggiori profitti, ma piuttosto di tenere i nostri lavoratori e pagarli con un buon salario. Per farlo, abbiamo bisogno di espanderci e di esplorare nuove possibilità produttive. Abbiamo recentemente piantato un maggior numero di ettari, in modo da avere una produzione più lunga. Uno dei nostri problemi maggiori è la manodopera; solo il 20% dei nostri dipendenti è assunto permanentemente; con un maggior numero di prodotti potremmo permetterci di assumerli per periodi più lunghi".

Karsten ha avuto un lungo rapporto con la catena olandese di supermercati Albert Heijn. "Si tratta di un cliente che sostiene davvero i progetti in cui crede, anche finanziariamente" spiega Pieter. "Insieme stiamo appunto sponsorizzando numerosi progetti per la comunità e le scuole. L'istruzione è la chiave del successo del nostro Paese".


Il fiume Orange visto dall'alto.

Concorrenza
Esistono moltissime piantagioni di uva in attivo in Sudamerica, soprattutto in Perù, ma Pieter crede che ci sia abbastanza spazio per tutti. L'uva è una coltura a lungo termine e ad alta intensità. Per sopravvivere nel mercato bisogna essere i migliori ed essere sicuri di avere un vantaggio competitivo.

"Il 95% della esportazioni del Karsten Group verso il Regno Unito è costituito da produzione propria, quindi necessitiamo di comunicare con i supermercati. Loro cercano davvero di fare del loro meglio, e dobbiamo farlo insieme. Funziona solo se ci impegniamo entrambi. Quest'anno stiamo un po' soffrendo a causa del tasso di cambio, ma può anche succedere il contrario. Si riduce tutto a una questione di trasparenza".

Per maggiori informazioni:
Riana Karsten
Karsten Group
Tel.: +27 (054) 491 9300
Email: rianak@karsten.co.za
Web: www.karsten.co.za

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: